00:00 17 Dicembre 2017

L’Italia tra riprese anticicloniche e venti freddi settentrionali: in sintesi il tempo sino a fine anno

Masse d'aria fredde ed instabili di origine artica potranno ripresentarsi a più riprese sul nostro Paese sin verso le festività natalizie. Impennata dei venti occidentali nel periodo successivo ma con effetti ancora da definire.

Una circolazione d’aria instabile artica riporta sul nostro Paese un ribasso della temperatura che continuerà ad influenzarci almeno sino a mercoledì 20 dicembre. Il rinforzo dell’alta pressione sull’Europa provocherà a livello locale una rotazione del vento dai quadranti nord-orientali, quale risultato della rimonta anticiclonica che confinerá gli effetti del raffreddamento in modo più deciso sui versanti del medio e basso Adriatico, mentre su quelli occidentali e settentrionali vi potrebbe essere un aumento delle temperature. 

A livello sinottico ritroveremo quindi una fase di rilassamento e distensione dell’alta pressione sul nostro continente tra giovedì 21 e venerdì 22. Sul nostro Paese vi sarà una fase relativamente più stabile e mite con maggiori effetti sui settori occidentali, cioè quelli più vicini all’influenza dell’alta pressione che presenterá ancora un punto cardine sull’Iberia. 

Lo sviluppo successivo (sabato 23, domenica 24, lunedì 25, giorno di NATALE) salgono le quotazioni affinché vi possa essere una nuova, piccola pulsazione dell’alta pressione verso l’oceano Atlantico settentrionale. L’Europa orientale e soprattutto la Penisola Balcanica ritornerebbero sotto flussi di correnti settentrionali artiche. Vi sarebbero effetti anche sullo stivale italiano con una rotazione del vento dai quadranti settentrionali ed un ribasso delle temperature più sensibile ancora su medio e basso Adriatico. 

Superato questo periodo, i modelli insistono su di una ripresa dei venti occidentali TESI sull’oceano Atlantico. Questa ripresa delle vorticità avrebbe origine in un evento estremo di raffreddamento stratosferco polare (definito col termine di "ESE Cold"). Il raffreddamento riuscirebbe a spingersi sino alla sottostante fascia troposferica rinforzando il Vortice Polare ed incrementando la differenza di gradiente tra la fascia delle medie e delle alte latitudini. 

Risultati sul tempo del nostro Paese?

Tra Santo Stefano e Capodanno vi sarebbe un ribasso del Fronte Polare che renderebbe il Mediterraneo ed il nostro Paese suscettibile a qualche perturbazione in un contesto assai ventilato ma anche piuttosto mite. Non possiamo ancora escludere a priori l’ipotesi anticiclone, anche se allo stato attuale, sembra vi possano essere i presupposti affinché vi sia un certo tentativo di reazione al raffreddamento stratosferico da parte della troposfera, con gli effetti che vi abbiamo appena descritto. 

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Autore : William Demasi