00:00 17 Aprile 2013

L’Italia potrebbe diventare la “casa” dell’instabilità: vi spieghiamo perchè

Più si ospitano depressioni più c'è il rischio di ospitarne.

Il piccolo vortice depressionario che entrerà nel corso del fine settimana sul Mediterraneo centrale potrebbe fare da esca alla discesa di ulteriori saccature dal nord Europa dirette verso di noi entro la fine di aprile, per almeno due buoni motivi:

1 le saccature cercano sempre un appiglio per trovare un posto al sole, cioè alle basse latitudini, e una goccia fredda in quota è sicuramente un ottimo approdo.

2 il ponte di Woejkoff, quell’esile legame tra figure altopressorie che viene sviluppandosi in questi casi tra le Azzorre e il nord-est del Continente presenta sempre il suo punto più debole sul centro Europa, cioè lì diventa perforabile, lì va in crisi, risultando sottile, lì così si imbucano le saccature.

Per questo e anche altri motivi minori, riteniamo probabile che un nuovo importante scambio meridiano di calore possa intervenire durante il Ponte del 25 aprile, con risvolti piovosi per l’Italia. Almeno inizialmente però il tempo dovrebbe risultare buono o discreto, anche se in quota persisterà un po’ d’aria fresca ed instabile, che nelle ore pomeridiane potrebbe determinare la formazione di qualche situazione temporalesca, in prevalenza relegata alla fascia montana o pedemontana.

Nel corso del fine settimana 27-28 aprile ecco invece l’affondo della saccatura dal nord Europa con probabile peggioramento e con passaggio di almeno un paio di nuclei precipitativi importanti.

Si tratta in sostanza di un avvicinamento o per meglio dire di un allineamento alle proiezioni per il mese di maggio del modello CFS, da noi rielaborate, che vedono proprio una pesante anomalia barica intervenire sull’ovest del Continente, coinvolgendo anche il nostro Paese, ma soprattutto il nord e il centro, in una circolazione depressionaria, spesso perturbata.
 

Autore : Alessio Grosso