00:00 31 Gennaio 2011

L’inverno europeo si fa una pennica, forse fatale

Vortice polare troppo compatto per aspettarsi un colpo a sorpresa a breve.


Il vortice polare mai così compatto da mesi, ha intenzione di tenersi tutto il freddo per sè. Un simile accumulo di gelo chiaramente non potrà restare lassù in eterno, e quando la grande trottola comincerà a perdere qualche colpo, c’è da aspettarsi che una botta di gelo di quelle crude colpisca severamente qualche settore continentale.

Quindi non mi stupirei che gli States, la Siberia o parte dell’Europa, specie quella orientale, andassero incontro ad una seconda parte del febbraio decisamente gelida. Certo, non è da escludere che anche l’Italia sperimenti qualche nuovo momento invernale, ma si tratterà a mio avviso dei classici colpi di coda, della durata di 4-5 giorni, non di più.

In ogni caso l’immagazzinamento di gelo a livello del polo depone per una primavera piuttosto movimentata, così come è spesso accaduto dopo periodi invernali alquanto statici.

Non aiuta molto la positività della QBO, cioè la disposizione occidentali dei venti della stratosfera subtropicale, Male anche l’indice PNA, che si getta nella negatività e indirettamente suggerisce che almeno sino a metà mese per l’Europa irruzioni fredde non se ne vedranno.

Da notare però un possibile indebolimento della Nina e dunque la probabile fine anche "differita" dei suoi effetti di potenziamento degli anticicloni in sede europea, potrebbe consentire qualche scorribanda pazza in più delle correnti ormai freddine in arrivo dal nord Atlantico.

Insomma l’inverno classico per noi è finito, ora aspettiamo la classica dinamicità della sua fase finale, ma ci vorrà tempo.

C’è da sperare che intanto migliori la salute dei ghiacci artici, con tutto quel freddo.

 

Autore : Alessio Grosso