00:00 29 Gennaio 2015

L’inverno alla ribalta del continente europeo: ecco le conseguenze per l’Italia

Nei prossimi giorni l'Italia verrà interessata da una profondissima circolazione di bassa pressione foriera di instabilità e talvolta di vero e proprio MALTEMPO con NEVE a bassa quota. Vediamo nel dettaglio l'evoluzione attesa i prossimi giorni.

Già in queste ore l’Italia viene investita da una circolazione d’aria molto instabile di origine polare marittima. Tale situazione sarà agevolata da un vero e proprio evento di "displacement" del Vortice Polare che avrà come conseguenza, la migrazione di un lobo stesso del vortice dai settori canadesi a quelli europei. L’arrivo della nuova massa d’aria di provenienza oceanica, trasporta con sè intense vorticità lungo tutta la colonna d’aria atmosferica. L’aria risulta quindi rimescolata, presentando per il momento scarsi valori di freddo al livello del suolo.

Col passare dei giorni, la persistenza di tale massa d’aria al di sopra del continente europeo, darà luogo ad un progressivo raffreddamento della temperatura, operato sia dalla graduale attenuazione delle sopraccitate vorticità, sia dal rovesciamento d’aria fredda verso il suolo, operato dalle precipitazioni. Il primo di questi impulsi attraverserà le regioni centrali e meridionali italiane nella giornata di venerdì 30 gennaio, accompagnato da venti intensi di Libeccio e calo delle temperature avvertibile un po’ ovunque partendo dai settori italiani settentrionali. Un secondo corpo nuvoloso questa volta legato ad un più massiccio ingresso d’aria polare nel cuore del Mediterraneo, riguarderà sabato 31 i settori meridionali, accanendosi con particolare vigore tra Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Basilicata. Venti secchi e freddi di Favonio spazzeranno le pianure dell’Italia settentrionale, ingenti quantitativi di NEVE previsti sui versanti esteri delle Alpi.

Fase instabile "nevosa" diretta alle regioni settentrionali tra martedì 3 e mercoledì 4 febbraio?

Un grosso dilemma che ancora affligge i previsori in queste ore, riguarda la delicata situazione atmosferica che verrà a consumarsi sulle nostre regioni settentrionali nei primissimi giorni di febbraio. Una circolazione ciclonica ormai morente, legata alle vorticità canadesi, verrà infatti "catturata" dalla vasta depressione in azione sull’Europa. Ne scaturirà la formazione di una depressione abbastanza importante che interesserà il bacino centrale del Mediterraneo tra lunedì 2 e mercoledì 4 febbraio. Ancora estremamente incerta quella che sarà l’effettiva posizione assunta dalla depressione sui nostri mari. Dalla sua localizzazione dipenderà l’esito finale del passaggio frontale e la relativa distribuzione dei fenomeni.

Lungo termine: cosa bolle in pentola?

Nella prima decade di febbraio, complessi ed importanti movimenti atmosferici su larga scala, potrebbero traghettarci verso un episodio di inverno piuttosto rilevante. La strutturazione di un blocking anticiclonico sull’oceano Atlantico, favorirà infatti un graduale raffreddamento della temperatura sull’intero continente, in grado di perpetuarsi per più giornate consecutive. L’Europa finirebbe così con l’essere interessata da masse d’aria gradualmente più fredde dapprima di origine mista, polare ed artica, in seguito anche di origine artico-continentale con forte raffreddamento delle temperature al suolo su Scandinavia ed Europa centrale.

Rimane incerta la tenuta del blocking sull’oceano Atlantico, dai vizi e capricci del lobo canadese del Vortice Polare, dipenderanno le sorti di questo importante assalto del Generale Inverno sul vecchio continente.

 

Autore : William Demasi