00:00 15 Gennaio 2018

L’inverno ad un punto di svolta, ipotesi sul tempo della terza decade

La circolazione atmosferica ritorna ad essere influenzata dalle correnti oceaniche che garantiranno ancora una buona dinamicità, riportando però la colonnina di mercurio su valori abbastanza miti. Il futuro più lontano, riferendoci quindi alla terza ed ultima decade di gennaio rimane però incerto, anche se una maggiore chance di successo rimane sbilanciata verso la tesi del modello europeo.

Neanche il tempo che un po’ d’aria fredda continentale affluisca sul nostro Paese e subito dobbiamo fare subito i conti con l’opposizione offerta dalla figura depressionaria in avvicinamento dall’oceano Atlantico, alla quale seguirà la rottura del blocco anticiclonico sul nord-est Europa ed un rapido ritiro delle masse d’aria fredde verso il cuore del continente euroasiatico. Entro le prossime 48 ore l’Italia tornerà quindi ad essere interessata da una circolazione di tipo occidentale che porterà con sè valori termici abbastanza miti. Un tipo di tempo prettamente oceanico che ci accompagnerà almeno sino a venerdì 19 gennaio.

Nello sviluppo successivo degli eventi, con l’esordio della terza decade appare confermata una fase di tempo instabile portata da una nuova controffensiva di tipo ARTICO sull’Europa. In questo frangente i settori più colpiti sarebbero quelli centro-orientali e l’area balcanica. 

Nessun elemento ci induce a credere in una grande svolta stagionale ma senza dubbio rimane una buona occasione di INSTABILITA’ in chiave fredda, con effetti che in questo frangente si farebbero sentire maggiormente sui versanti adriatici, al centro ed al sud. 

Rimane tuttavia una previsione ancora bisognosa di conferme, le soluzioni previsionali proposte dai modelli non sono ancora completamente allineate verso scenari di instabilità fredda; alcune soluzioni proposte rimangono infatti ancora sbilanciate verso una eccessiva "esuberanza" delle correnti occidentali che darebbero alla terza decade di gennaio un volto completamente diverso. 

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Autore : William Demasi