00:00 18 Novembre 2015

L’INVERNATA del week-end resterà isolata? Tutto dipenderà dal vortice polare…

La fase iniziale della stagione invernale si deciderà a breve...

Stamane i modelli è come se fossero stati morsi dalla tarantola: forse si erano accorti di aver smosso un po’ troppo il vortice polare, sbilanciandone soprattutto un ramo sull’Europa, cosa sempre più rara, e hanno ritratto la mano, ricompattandolo e dando gas. Perché?

Semplice, perché hanno eseguito l’ordine che arriva dalla stratosfera: troppo freddo in alta quota e tutto questo per loro influenzerà sicuramente anche il vortice polare troposferico, ricompattandolo.

In questo modo la corrente a getto tornerà a rinforzarsi e nel volgere di qualche giorno tornerà sul Mediterraneo un tempo placido e tranquillo, dominato se non proprio dall’alta pressione, almeno dalla mitezza.

E potrebbe andare avanti così per settimane se la soglia dell’indice NAM riferita a tutta la struttura del vortice polare, ma nella fattispecie con Martineau alle quote superiori, varcasse il limite di +1.5, valore oltre il quale il vortice polare troposferico subisce un importante condizionamento e gira compatto per almeno 45-60 giorni, limitando al massimo le intrusioni del freddo alle basse latitudini.

Per l’Italia tutto questo si tradurrebbe in mitezza, anche se non necessariamente in bel tempo: infatti intorno a Natale o anche prima, il fisiologico abbassamento del fronte polare potrebbe portare al passaggio di diversi fronti perturbati, un po’ come accadde nella stagione 2013-2014 in cui le nevicate sulle Alpi alla fine risultarono storiche.

Due elementi remano contro questa evoluzione: 
1 la soglia NAM resta al limite ma non ha ancora varcato ufficialmente gli 1.5
2 la tendenza del vortice polare ad essere infilzato da due anticicloni sia in sede pacifica che atlantica, senza contare che anche l’anticiclone siberiano potrebbe recitare un ruolo importante al disturbo della struttura.

Per questo i modelli vacillano e non riescono ancora a trovare la quadratura del cerchio… 

Autore : Alessio Grosso