00:00 17 Marzo 2008

L’instabilità primaverile sforna i primi temporali, Trentino e Veneto nel mirino di tuoni e fulmini

Nel pomeriggio una cellula temporalesca si è materializzata sul Trentino meridionale tuffandosi poi sul basso Veneto e sulla Venezia Giulia. Fulmini e rovesci hanno caratterizzato il transito di questo improvviso temporale, tuttavia non sono pervenute notizie di particolari episodi grandinigeni

Dopo il violento temporale che domenica sera ha attraversato mezza Lombardia, sfiorato il bis sul basso Veneto nella sera di lunedi 17 marzo. La genesi dei due fenomeni, seppur simile all’origine, ha poi seguito uno sviluppo differente.

Nel corso del pomeriggio la coda di una debole perturbazione del tipo fronte freddo transitava sull’Europa centrale interessando direttamente le regioni subalpine e in particolare i settori più orientali della Svizzera e l’Austria.

Mentre l’Alto Adige è stata impegnato direttamente dalla nuvolosità collegata al fronte, il Trentino è rimasto al riparo dalla cresta delle Alpi a causa di un moderato effetto favonico. Nel mentre la corrente a getto scivolava veloce sulla verticale delle Alpi centrali con direzione nord-nord-ovest trascinando come un nastro l’aria fredda che seguiva la perturbazione.

La vorticità (tendenza dell’aria a ruotare ciclonicamente) che seguiva con una serie di mulinelli il grande fiume d’aria del jet stream ha sospinto quest’aria fredda oltre la cresta alpina costringendola con un effetto trampolino a superare forzatamente il massiccio Adamello-Presanella.

Superata tale barriera montuosa l’aria fredda presente in quota si è trovata a scorrere al di sopra dell’aria più tiepida e alquanto umida che giaceva sul Lago di Garda e sull’adiacente val Lagarina determinando il punto d’innesco del sistema temporalesco.

Nel corso del suo sviluppo la massa nuvolosoa ha risucchiato da est l’aria umida presente sulla pianura veneta (in mattinata c’è stata addirittura nebbia in quella zona) e da ovest i refoli occidentali più asciutti sospinti dall’azione favonica in corso sulle regioni di nord-ovest.

La confluenza e il contrasto queste masse d’aria a diversa temperatura e umidità ha permesso l’ulteriore sviluppo della grande cellula temporalesca la quale, per il meccanismo della rigenerazione, si è poi propagata verso est impegnando in serata anche la Venezia Glulia seppur con fenomenologia più limitata.

Le aree maggiormente interessate dalle precipitazioni sono state quelle dell’alto Garda, alto veronese e vicentino. Non sono stati segnalati episodi grandinigeni ma è stata rilevata una fervente attività elettrica a causa della quale si sono verificati locali black out.
Autore : Luca Angelini