00:00 2 Novembre 2004

L’energia pulita dell’idrogeno è già pronta. E la politica?

Già mature le idee e le tecnologie per la diffusione di energia pulita su vasta scala. Occorrerebbe concentrare al massimo sforzi ed incentivi economici per diffonderla a livello industriale, ma si preferisce ancora spendere miliardi per la guerra del petrolio.

L’effetto serra antropico (con grossi punti interrogativi ma anche grossi rischi), le nostre città avvelenate, le guerre globali ed il terrorismo, tutto questo comporta la dipendenza dell’economia globale dal petrolio ed altri combustibili fossili.

Ma nel frattempo la tecnologia dell’idrogeno è già pronta. Stupisce il fatto che per scoprirlo tocchi navigare in Internet. Solo i ricercatori del settore ne sono consapevoli e cercano, quasi invano, di comunicare questa grande opportunità per l’economia e la salute del pianeta.

La verità è che l’idrogeno (prodotto da fonti rinnovabili) rappresenta il futuro dell’economia globale. Perchè allora perdere ancora tempo e denaro appresso al petrolio? Senza contare (il che è ancor più grave) la perdita di migliaia di vite umane a causa di guerre indirettamente connesse con il possesso dei giacimenti di petrolio? La risposta è, ad esempio, nelle tasche delle famiglie Bush e Bin Laden. Ma non voglio, in questa sede, entrare in veri e propri discorsi politici.

Riassumo di seguito il contenuto di alcune delle più recenti idee e scoperte (ma ce ne sono innumerevoli altre che riguardano lo sviluppo dell’economia dell’idrogeno, combustibile pulito che genera unicamente acqua o vapore come emissioni allo scarico). Per utilizzarlo in modo proficuo occorre:
1) produrlo utilizzando possibilmente energia pulita.
2) distribuirlo in sicurezza ed economia.
3) utilizzarlo tramite i cosiddetti motori elettrici a “fuel cells”.
Ebbene, allo stato attuale tutte e tre le fasi sono tecnicamente realizzabili ed addirittura già sperimentate.

La sigla IRHTDF (the International Renewable Hydrogen Transmission Demonstration Facility) indica un’equipe che sta organizzando dimostrazioni pratiche e vere sperimentazioni per vari sistemi di trasporto dell’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili (dunque che non producono gas serra o altre forme di inquinamento):
Direttore dell’iniziativa:
WILLIAM C. LEIGHTY, Arkansas, USA, insieme con il Prof. DR. MASARU HIRATA, Tokyo, ed altri autori (ancora dal Giappone ed anche dal Canada)
L’ultima trovata, tecnicamente realizzabile?
“Un sistema di trasmissione dell’Idrogeno gassoso attraverso apposite speciali condutture, ottimizzato per diffondere su vasta scala tale gas, prodotto esclusivamente da fonti rinnovabili, le più diverse, disseminate lungo lo stesso percorso.”
Tale sistema di trasporto (e produzione diffusa) di energia pulita si dimostrerebbe conveniente anche rispetto alle già collaudatissime linee elettriche (trasportare idrogeno equivale comunque a trasportare energia).

Il mercato, tuttavia, è da creare, dunque i costi di tali tecnologie, inizialmente alti, potranno divenire presto vantaggiosi.
L’idrogeno così trasportato dalle aree di produzione alle aree di consumo (grandi aree urbane ad esempio) sarà così disponibile in grosse quantità per far funzionare ad esempio i nuovi veicoli a “fuel cells”, motori elettrici ad idrogeno, già sperimentati con successo.

A differenza dei motori elettrici tradizionali, che necessitano di ore per la carica, i motori a “fuel cells” fanno il pieno di idrogeno praticamente all’istante, come le nostre auto. Dagli scarichi esce solo vapore d’acqua, che potrebbe anche essere fatto subito raffreddare e condensare in acqua liquida per evitare l’emissione di troppo vapore ad esempio nelle aree urbane.

Ulteriori idee già sperimentate si stanno mettendo a punto per la produzione di idrogeno direttamente dall’acqua e dal calore del sole, concentrando i suoi raggi con un sistema di lenti, dunque senza passare attraverso una produzione intermedia di elettricità.
Le idee sono molte, la tecnologia è già pronta.

Insomma, benvenuti nell’economia dell’idrogeno, adesso che l’economia del petrolio, lo speriamo tutti, si avvia rapidamente al tramonto.
Saprà la politica planetaria cogliere queste opportunità in tempo utile, prima di aver bruciato, a caro prezzo per la Terra, l’ultima goccia di petrolio del pianeta?
Autore : Marco Scozzafava