00:00 22 Ottobre 2004

L’attività solare e il clima che verrà

Probabile anticipo del minimo solare

Come molti già sanno, l’attività solare vive di cicli.
Questi cicli sono caratterizzati da un’oscillazione del numero delle macchie solari e, quindi, dell’intensità della radiazione solare complessiva emessa dal Sole. Nel periodo in cui sono presenti più macchie solari, o se ce ne sono di grandi dimensioni, il netto della radiazione solare che colpisce il nostro pianeta aumenta, quando ci sono meno macchie o se non ce ne sono affatto diminuisce.

Questo ciclo non è l’unico in cui il Sole può far variare l’intensità della radiazione complessiva che colpisce la Terra, anche in passato vi abbiamo informato di studi e ricerche che mostravano come vari fenomeni possano causare queste variazioni. Diciamo, però, che il ciclo undecennale dell’attività solare fa parte del bagaglio culturale di tutti noi, è una di quelle certezze che ci insegnano sui banchi di scuola, ma è veramente così?

In realtà non vi è una regolarità esatta, sia per l’intensità che per durata dei cicli solari.

Ci sono stati dei cicli solari della durata di soli 9 anni, ed altri durati 14 anni, ma a cicli brevi sono quasi sempre corrisposte un numero di macchie inferiore e quindi una diminuzione di radiazione solare complessiva.

E’ molto difficile prevedere con precisione l’andamento dell’attività solare.

Il fisico solare David Hathaway però, del “NASA’s Marshall Space Flight Center”, e i suoi colleghi, affermano di aver raggiunto un buon livello di precisione in questo ambito.

Secondo i loro calcoli il prossimo minimo ci sarà nel tardo 2006, in anticipo, quindi, di un anno rispetto ai “soliti” 11. Infatti, le osservazioni condotte su ben otto cicli solari, hanno sempre verificato che il minimo viene raggiunto mediamente 34 mesi dopo il primo giorno in cui il Sole si presenta assolutamente privo di macchie solari. L’11 e il 12 ottobre 2004 la superficie solare ne è stata completamente priva, ma era già successo il 28 gennaio, sintomo, quindi, di un declino precoce.

Di conseguenza anche il prossimo massimo (che giunge sempre 4 anni dopo il minimo) anticiperà le tappe ed è previsto per il 2009.

Ma dove ci porterà questa tendenza?

Oltre al ciclo undecennale esiste un “ciclo superiore”, che riguarda l’intensità stessa dei cicli undecennali e dura più o meno (ventennio più o ventennio meno) un secolo (da minimo a minimo).

Nel periodo della Piccola Era Glaciale (PEG), (esempio di caso estremo, parte, forse, anch’essa di un ulteriore ciclo più ampio superiore a quello secolare), l’attività delle macchie solari fu debole o addirittura assente, anche nella fase di massima attività del ciclo undecennale. La cosa si ripeté, in forma minore, intorno al 1800 e poco dopo il 1900.

Se i calcoli sono giusti, e se quindi le cose andranno così, è probabile che i prossimi cicli saranno sempre più brevi e deboli.

Considerando, inoltre, che intorno al 2030 si avrà anche il minimo di Gleissberg, legato all’oscillazione del Sole intorno al centro di massa del Sistema Solare, presentatosi l’ultima volta proprio nella PEG e proprio in coincidenza con il minimo dei cicli dell’attività solare, non c’è che cominciare a prepararsi sciarpe e guanti per assicurarci una vecchiaia mite (naturalmente…”effetto serra” permettendo!
Autore : Massimiliano Santini