00:00 11 Aprile 2003

L’anticiclone scandinavo torna alla ribalta?

Dopo una assenza di poche settimane pare che questa figura barica abbia intenzione di riappropriarsi del suo dominio.

Ancora una volta si ripropone il “tormentone” degli ultimi 9 mesi; l’anticiclone scandinavo, quello che durante l’estate ha portato i temporali fuori stagione ed in inverno ha creato condizioni di freddo alle quali non eravamo quasi più abituati, sembra voler tornare a spadroneggiare sull’Europa nel corso della prossima settimana.

La spinta iniziale che porterà alla sua rinascita verrà data da un “promontorio” (un’ansa di alta pressione alle alte quote) generato dalla stretta collaborazione fra la corrente a getto polare e quella subtropicale; queste infatti nei prossimi giorni scorreranno parallelamente ed a stretto contatto, spingendosi dalla Spagna verso l’Inghilterra ed addirittura (nella giornata di mercoledì prossimo) la Norvegia.

Tale fenomeno porterà ad un rapido aumento della pressione alle alte quote sullo spicchio di Europa menzionato, aumento che poi si propagherà gradualmente verso il suolo, dove si svilupperà una forte figura di alta pressione che in una prima fase (fra il martedì e il giovedì della settimana che si aprirà a breve) occuperà gran parte di Svezia, Norvegia, Mare del Nord, Inghilterra orientale e Francia.

La Spagna invece dovrà fare i conti con il contrattacco delle depressioni atlantiche, che cercheranno immediatamente di colpire la grande figura barica stabilizzatrice “alle spalle”, limando il punto più debole della sua struttura; probabilmente però il risultato più evidente di questa azione riguarderà solamente il transito una moderata perturbazione fra il Marocco e l’Algeria tra giovedì e venerdì.

A meno di stravolgimenti nella previsione tale sistema frontale non ci interesserà, ma in compenso avremo conseguenze diverse sulla nostra Penisola; visto infatti che l’asse principale del giovane anticiclone dinamico si svilupperà da nord-nordest verso sud-sudovest con tutta probabilità le nostre regioni verranno interessate da correnti alle alte quote provenienti dalla Russia settentrionale e dalla Finlandia.

Ciò non sta affatto a significare che arriverà aria molto fredda; infatti il fatto principale da sottolineare è che le correnti tese in quota che scorrono con una componente da est verso ovest (come nel caso che stiamo esaminando) sono sempre “instabili”.

Tale affermazione vuole significare che se per qualunque motivo all’interno del flusso di correnti da nord-est che ci investirà si svilupperà una piccola onda (un po’ come quelle sulla superficie marina), essa tenderà rapidamente a gonfiarsi fino a che non si isolerà una insidiosa depressione, che seguendo il flusso principale potrebbe investirci in pieno fra giovedì e venerdì prossimo.

Per adesso non è affatto sicuro che si verifichi un’evoluzione del genere, ma date le premesse che vanno creandosi è probabile che entro pochi giorni buona parte dei modelli matematici vedano almeno la nascita della depressione in quota citata.

In definitiva il rischio di temporali per il fine settimana pasquale non è totalmente da escludere, ma sinceramente è ancora troppo presto per dare delle valutazioni precise sul tempo che farà a così lunga scadenza.
Autore : Lorenzo Catania