00:00 27 Febbraio 2015

L’anticiclone scandinavo non si forma? Difficile che l’invernata duri…

Il modello europeo crede stamane nella seconda fase dell'irruzione fredda, ma anche lui ridimensiona lo schema barico che l'avrebbe favorita.

A provocare l’irruzione fredda di giovedì 5 marzo non sarà tanto la pulsazione fredda verso nord dell’anticiclone azzorriano, determinata essenzialmente da motivi termici, quanto la presenza in sede artica tra il Mar Glaciale Artico e la Nuova Zemlja di un anticiclone che bloccherà la progressione verso levante della depressione di origine nord atlantica, favorendone la discesa verso sud.

Da lì in poi potranno aprirsi scenari prettamente invernali anche in pieno marzo, ma solo se le correnti poi si proporranno dai quadranti orientali, cosa possibile unicamente se l’anticiclone azzorriano farà ponte con un eventuale redivivo collega russo-scandinavo, non tanto per ricucire lo strappo determinato dall’irruzione fredda (classico cut-off depressionario), quanto per metterci radici almeno per qualche giorno e facendo perdere importanza al settore azzorriano dell’anticiclone.

Solo in questo modo il freddo presente ad est potrebbe venir veicolato verso ovest, favorendo nuove ciclogenesi e momenti invernali anche nevosi. Se invece l’anticiclone poi si muovesse rapidamente verso sud, schiacciando il freddo e riportando stabilità o comunque tale disegno barico non andasse a buon fine, potremmo scrivere la parola fine su questa stagione invernale.

Questo non significa che anche la primavera non possa offrire momenti freddi simil-invernali, ma che la stagione classica, così come la intendiamo noi, sarebbe da archiviare.

Qui di fianco pubblichiamo proprio i tre passaggi chiave del periodo, in cui peraltro crede parzialmente anche il modello canadese. Si vede chiaramente il blocco operato ad est da quell’anticiclone in sede artica sull’estremo nord della Siberia, l’affondo depressionario e la possibile retrogressione fredda da est, peraltro moderata.

Al momento i risvolti tra giovedì e venerdì sarebbero nevosi sino a 300m tra centro e sud, qualcosa potrebbe vedere anche il nord nei momenti iniziali, qualche temporale di neve potrebbe però spingere i fiocchi sin sulle pianure e le coste del versante adriatico nella notte e all’alba di venerdì.
Seguiranno poi dettagli.
Da sabato 7 evoluzione comunque tutta da vivere…

Autore : Alessio Grosso