00:00 2 Giugno 2015

L’anticiclone conquista il bacino del Mediterraneo ma per quanto?

La circolazione atmosferica europea relativa alla prima decade di giugno, verrà influenzata dalla presenza di un massiccio anticiclone veicolante aria stabile e calda a tutte le quote. In seguito potrebbe intervenire qualche disturbo, anche se a tal riguardo sussistono ancora molti dubbi.

Un campo di pressioni alte e livellate, determinerà una lunga parentesi di stabilità estiva su vaste zone d’Europa. L’anticiclone porterà una risalita della temperatura anche sull’Italia, con la colonnina di mercurio pronta a toccare valori estivi già entro la seconda metà di questa settimana. L’anticiclone in questione avrà derivazione oceanica, in linea generale sarà pertanto associato ad una risalita non troppo traumatica della temperatura.

Aumenti termici più sensibili potranno tuttavia verificarsi nelle aree del Paese sottovento rispetto alla ventilazione nord-orientale, quest’ultima prevista interessare la nostra penisola già entro mercoledì 3 giugno.

L’innesco di tale ventilazione che risulterà comunque debole, troverà risposta nella graduale migrazione dei massimi anticiclonici verso i settori centro-settentrionali europei. Ci riferiamo in modo particolare alla pressione misurata al livello del suolo, con un valore medio attorno i 1025hpa per gran parte della settimana, oscillando dal Regno Unito alla Penisola Scandinava (settori meridionali)

Ondata di caldo intensa si o no?

La risalita della colonnina di mercurio diverrà ben presto una realtà conclamata su tutti i settori d’Italia. Le temperature nelle zone interne e lontane dal mare hanno fatto già registrare un sensibile aumento rispetto ai giorni scorsi, mentre lungo le coste l’impennata termica è stata limitata dalla superficie marina ancora fresca e dalla conseguente azione refrigerante portata dalle brezze. Nei prossimi giorni è atteso un ulteriore aumento termico sino a valori estivi, anche se non ci aspettiamo alcun record di caldo. Aumento che si farà sentire anche lungo le coste.

L’anticiclone sul nostro Paese promette di insediarsi a lungo, condizionando tutta la prima decade di giugno. Solo sul finire della prima decade e l’esordio della successiva, potrebbe profilarsi un cambiamento diretto ad alcune delle nostre regioni. Una piccola ma insidiosa circolazione depressionaria, potrebbe infatti crearsi un varco tra le maglie dell’anticiclone, accentuando l’attività temporalesca al nord.

Autore : William Demasi