00:00 8 Gennaio 2016

L’anomalia subtropicale colpisce ancora? E’ pronta a cancellare l’inverno mediterraneo?

Possiamo fare tutti i discorsi accademici che vogliamo ma il problema resta subtropicale e non polare.

L’anomalia di questo inverno 2015-2016, oltre alla compattezza del vortice polare delle scorse settimane, nasce dalla costante invadenza dell’anticiclone subtropicale. Anche in condizioni potenzialmente favorevoli a momenti invernali, freddi e nevosi per il Mediterraneo, ecco all’improvviso rispuntare la figura che negli ultimi 35 anni, a tratti, è stata un po’ lo spettro delle stagioni fredde.

Poi possiamo discutere sin che vogliamo se la colpa sia del Nino in questa circostanza, se la cella di Hadley per motivi riconducibili al monsone dell’Africa sud occidentale o per cicli climatici naturali o forzati dall’uomo sia risalita troppo nord, ma così gli inverni finiscono per diventare "non pervenuti", salvo in qualche raro momento nell’arco di 90 giorni.

E’ inutile nascondersi poi dietro ad un dito: i primi in inverno a volere grandi freddi, nevicate, tempeste di neve, città bloccate, sono i meteorologi, che sono veramente appassionati alla disciplina e che se dovessero prevedere solo cielo sereno probabilmente sarebbero andati a coltivare l’orto in campagna, visto che è tornato tanto di moda il lavoro agricolo.

Sono poi ovviamente dispiaciuti che d’inverno non piova, che l’inquinamento opprima il territorio e la nostra salute.

E’ chiaro allora che proprio i meteorologi sono i primi a cercare di cogliere tra le carte i segnali del cambiamento del tempo, talvolta anche a calcare un po’ troppo la mano, colti dall’entusiasmo della passione, ma anche i primi a dispiacersene quando le cose non vanno come dovrebbero andare.

Ora gli scenari nevosi di metà mese, proprio il momento in cui doveva scoppiare l’inverno, sembrano tradire ancora una volta a causa di questa anomalia, ma può darsi sia solo temporanea, può darsi rientri, può darsi di no, ma il nostro dovere è comunque quello di informare.

Qualcuno scrive: "fate le previsioni per 48 ore e basta", ma come ho scritto e dichiarato più volte, nessuno le leggerebbe, tutti vogliono conoscere il futuro, consapevoli delle difficoltà dei modelli matematici nel trovare la linea di tendenza precisa, soprattutto in tempi di global warming.

E’ una sfida che continua, avvincente ma con tante delusioni dietro l’angolo…

 

Autore : Alessio Grosso