00:00 21 Novembre 2007

L’angolo della posta: sugli OGM…

L'opinione dei lettori.

Il Signor Marco Sala scrive al nostro Caporedattore Alessio Grosso
Caro Alessio,
trovo finalmente cinque minuti per scrivere quattro righe su un argomento che mi sta particolarmente caro. Devo premettere che siamo d’accordo su un sacco di cose, ma c’è solo una piccola cosa su cui vorrei sottolineare il mio dissenso.
L’equivalenza Biologico=Aumento dei tumori del Prof.Lomborg mi sembra decisamente forzata e secondo me anche troppo enfatizzata.
Ho 45 anni ed alla nascita di mio figlio, 15 anni fa, su consiglio del pediatra, abbiamo adottato, prima solo per lui, e poi anche per noi, questo tipo di filosofia, perchè di questo si parla.
Premetto che non sono un integralista, non mi faccio problemi a consumare prodotti convenzionali quando sono in giro, ma in casa mia mi piace scegliere e cerco di scegliere quello che credo sia migliore per me e per l’ambiente che ci circonda.
E’ innegabile che la dissennata corsa alla produzione intensiva degli anni 70/80, con impiego massiccio di fitofarmaci e pesticidi, abbia contribuito in modo determinante allo stato di degrado in cui versa la nostra falda acquifera ed i nostri corsi d’acqua, se non forse anche alla scadente qualità dell’aria.
Il sistema distributivo basato sulla grande distribuzione ha aperto le porte alla cultura dello spreco (costo basso) ed allo sparire della stagionalità, che garantisce la freschezza del prodotto (fragole consumate a dicembre, uva a luglio, arance a settembre e così via).
L’eventuale aumento del prodotto biologico rispetto al convenzionale lo si recupera cominciando finalmente a procurarsi ciò che veramente serve e non a riempirsi di beni superflui e questo messaggio sarebbe molto utile se raggiungesse la generazione dei nostri ragazzi, per i quali tutto è facile, tutto è subito. L’eventuale diminuzione del consumo di frutta e verdura fresche verrebbe solo perchè la qualità della provvista elementare è purtroppo sempre nelle ultime posizioni rispetto alle novità tecnologiche, all’auto nuova, alle sigarette, ai viaggi, ecc.ecc. e non a causa del prezzo. Non posso pensare che Lomborg, quando esprime i suoi concetti, non arrivi anche lui a queste conclusioni: potrebbe essere che è un po’ di parte? Grazie per l’attenzione.
Marco Sala Monza

RISPONDE ALESSIO GROSSO:
Carissimo Marco,
io non mi faccio troppi problemi nell’assumere alimenti biologici alternandoli ad alimenti geneticamente modificati, però avevo mia madre che era fissata con il biologico, con il vegetariano. Non fumava, non beveva e ha passato diversi anni della sua vita tra i monti, non ha vissuto al contatto con l’amianto, eppure è morta improvvisamente di un cancro devastante a soli 63 anni.
Io penso allora che sia sbagliato l’approccio alla Natura, che noi crediamo di aver dominato. Lei invece è ancora perfettamente padrona della situazione, segue i suoi cicli e continua a sfornare, magari inconsciamente, ma lo fa, molte nuove malattie.
Dunque naturale non va a braccetto necessariamente con sano e puro.
Questo è il primo punto.
Certo, se l’uomo inquinando immette in un ambiente di per sè già potenzialmente ostile, altri elementi che concorrono al peggioramento della qualità della vita degli uomini stessi e dei poveri animali, questo va punito, limitato ma solo quando si ha la certezza che ciò che si sta facendo è veramente dannoso.
Ad esempio scaricare greggio in mare è un vero attentato alla salute di tutti, sterminare le foche un atto criminale, limitare l’emissione di sostanze tossiche negli impianti industriali è un dovere civico, ma sull’agricoltura l’uomo ha operato manipolazioni genetiche senza saperlo e in modo del tutto casuale. Prodotti che oggi definiamo naturali sono in realtà il risultato di millenni di tentativi di incroci.
Dunque ritengo condivisibile l’idea di preparare per via biotecnologica alimenti che abbiano effetti sanitari benefici, così come spiegava l’illustre Prof. Veronesi.
Pensiamo ad esempio al GOLDEN RICE, riso ricco di beta-carotene, un precursore della vitamina A. Miliardi di poveri si nutrono di riso povero di questa vitamina e i risultati sono drammatici: molte migliaia muoiono o diventano cechi.
Il riso dorato è un cibo transgenico e questa parola fa paura perchè fa rima con OGM. Si dice che la vitamina A si può assumere anche in un altro modo ( burro, uova, carne). Se queste persone potessero permettersele saremmo d’accordo ma non possono.
Si ha paura che sia cancerogeno.
Eppure è stato dimostrato che il 99 per cento delle sostanze potenzialmente tossiche che ingeriamo è già contenuta nel cibo NATURALE, e solo lo 0.1% è di provenienza sintetica.
Patate, sedano, salvia, rosmarino, melograno, caco, fichi, pere, solo per fare qualche esempio, contengono in natura già elementi di tossicità.
Assumere costantemente gli stessi cibi infatti è dannoso per la salute.
Immaginiamo però di dover essere costretti a consumare per anni per motivi di salute solo quei pochi prodotti.
Io credo che mi farebbe piacere nutrirmi di quell’alimento sapendo che al suo interno l’uomo è riuscito ad eliminare la sua percentuale di tossicità.
Dunque io sono favorevole ad un intervento umano intelligente e mirato in agricoltura se questo crea benefici alla popolazione.
Mi fanno invece paura coloro che, pur di vendere il loro prodotto, ci appicciano sopra il marchio BIOLOGICO e, alzando il prezzo, si arricchiscono in maniera criminale a spese dei consumatori senza portar loro alcun vantaggio in termini di salute.
Autore : Redazione