00:00 4 Settembre 2012

Ipotesi modelli lungo termine: arrivano le perturbazioni atlantiche?

Proviamo a tracciare una linea di tendenza su cosa potrebbe riservarci questa stagione autunnale.

Una figura chiusa di bassa pressione influenza ancora lo stato del tempo sul nostro Paese determinando instabilità diffusa. Precipitazioni moderate e più continue sul nord, qualche episodio temporalesco in più sulle isole maggiori ed il meridione.

Nel contempo un’area di alta pressione ha già da un paio di giorni preso possesso dell’Europa occidentale degli stati a nord delle Alpi determinando su queste zone un veloce miglioramento del tempo. Intense depressioni atlantiche scorrono da ovest verso est su alto oceano Atlantico investendo la penisola Scandinava.

Con l’arrivo della seconda metà della settimana il riassorbimento definitivo della goccia fredda attualmente collocata sul Tirreno comporterà un miglioramento del tempo sull’Italia con ripristino di condizioni più calde anticicloniche. Il nuovo anticiclone previsto dalla seconda metà della settimana tuttavia, potrebbe trattarsi di una pausa destinata a durare non più 5-7 giorni nel Mediterraneo regalandoci l’intermezzo di una tipica "estate settembrina".

E poi cosa succederà?

Stando alle proiezioni attuali esiste la possibilità che nel periodo compreso tra giovedì 13 settembre e sabato 15 settembre una depressione possa interessare nuovamente il bacino del Mediterraneo portando una nuova fase piovosa ed instabile soprattutto per le regioni nord-occidentali italiane. Questa ipotesi è avvallata soprattutto dall’aggiornamento di questa mattina del modello inglese ECMWF.

Il modello americano GFS prevede una tendenza simile, ma spostata più in la nel tempo, tra sabato 15 e domenica 16 settembre in forma più attenuata.

La distanza previsionale è ancora impervia, i margini di errore sono ancora significativamente alti pertanto questa previsione va ancora presa con le pinze.

Per conferme o smentite rimandiamo agli aggiornamenti di domani. Vedremo se questa linea di tendenza avrà ragion d’essere oppure sarà soltanto una delle tante strade che i modelli di previsione provano a tracciare per carpire il tempo atmosferico nel lungo periodo.

Seguite gli aggiornamenti.

 

Autore : William Demasi