00:00 5 Novembre 2014

Inverno? Troppa fretta, siamo a novembre

Riflessioni osservando l'andamento del novembre.

I voli pindarici alla ricerca delle caratteristiche dell’inverno che verrà lasciano naturalmente il tempo che trovano, nonostante siano tra le cose più richieste dai lettori di MeteoLive. Ho già detto ieri che novembre è un mese autunnale e che come tale va trattato, specie per ciò che concerne le prime due decadi del mese.

Cercare l’inverno a novembre si può fare unicamente dalla visione della configurazione sinottica che si prospetta da qui al 15-20 del mese.

E cosa se ne deduce? Che sino ad allora comanderà l’Atlantico con le sue grandi saccature, riservandoci un tempo nel complesso mite ma piovoso. E come può modificarsi questa situazione senza pensare a stravolgimenti spettacolari?

Con gradualità, come del resto già avvenuto in passato. L’Atlantico rimarrebbe ma potrebbe affondare in modo più diretto, senza cioè passare per l’Iberia, infilando ad esempio una saccatura stretta sfruttando la valle del Rodano, oppure con un’alternanza di correnti da nord-ovest a situazioni con Libeccio. In un simile contesto le prime a sperimentare condizioni invernali, con neve a quote anche basse, risulterebbero quelle nord-occidentali, favorite dall’inserimento di correnti freddine ma soprattutto secche di foehn, a precedere il Libeccio.

In pratica l’anticiclone delle Azzorre dovrebbe farci "da spalla" per veicolare gradualmente e ad intervalli spifferi freddi dal nord-ovest del Continente. E’ chiaro che se si instaurasse un trend da ovest o continuassero affondi troppo occidentali delle saccature, la mitezza e le piogge abbondanti metterebbero radici sino alla fine del mese.

Al momento però se volessimo davvero pensare alle prime sortite invernali non c’è altro schema che quello appena razionalmente descritto, altrimenti bisogna uscire dal razionale ed entrare nel campo dell’irrazionalità; a quel tempo ecco subito il pensiero che corre ad una depressione mediterranea che risucchia aria fredda da nord-est.

Ma ne vediamo di aria fredda ad est sul Continente e soprattutto ne vedremo? Per me ancora no, tuttavia l’assetto barico potrebbe anche modificarsi, solo che al momento la sequenza di corse miti proposte dal modello americano non lascia troppo spazio alla fantasia. 

Per ora dunque teniamoci l’autunno e da metà mese ne riparleremo.
 

Autore : Alessio Grosso