00:00 31 Gennaio 2018

INVERNO alla riscossa d’Europa nella prima decade di febbraio

L'esordio di febbraio sotto una sinottica finalmente di stampo INVERNALE su buona parte d'Europa: ecco nel dettaglio il comportamento delle figure di alta e di bassa pressione sul vecchio continente.

Da molti considerato come antipasto di primavera, febbraio rimane a tutti gli effetti un mese invernale in piena regola e sembra proprio che alcune zone d’Europa, in questa prima decade, debbano prepararsi a ricevere il suo "tocco". La terza ed ultima mensilità dell’inverno meteorologico sembra infatti esordire sotto una condizione atmosferica profodamente differente rispetto quanto avvenuto nel mese di gennaio; lo stradominio delle correnti temperate occidentali, viene meno a favore di una circolazione ben più fredda di natura ARTICO-CONTINENTALE, la quale riuscirebbe a crearsi un varco sull’Europa centrale, arrivando persino a lambire l’Italia. 

Vi è un elemento positivo che fa pensare ad una buona riuscita di quella che appare come la sinottica invernale migliore di tutto il trimestre freddo; il primo elemento positivo è rappresentato dalle intrusioni di calore previste sul Mar di Norvegia ed il mare di Barents. Queste ultime verranno prodotte dall’attività ciclonica di stampo oceanico, la quale, non potendo più irrompere in modo deciso verso il continente, sarà costretta a ripiegare verso nord, rinnovando una azione di disturbo che, come un circolo vizioso, contribuirà a riversare ancora della ulteriore aria fredda verso il continente. 

Tra gli elementi di rischio, cioè che remeranno CONTRO l’ipotesi invernale europea, l’andamento dell’indice NAO (North Atlantic Oscillation) di segno POSITIVO, ricordandoci come la forsennata attività delle depressioni in uscita dal Canada per poi approdare sull’oceano Nord Atlantico, potrebbero prima o poi rompere il muro alzato dall’aria fredda, riportandovi nuovamente una circolazione più temperata.

Ad ogni modo, queste correnti temperate atlantiche, riuscirebbero a raggiungere l’Europa non prima della seconda decade di febbraio, quindi vi è ancora tempo affinchè i modelli digeriscano la nuova fase atmosferica, modificandone l’impatto che quest’ultima potrebbe avere nel lungo termine. 

Tirando le somme, la prima decade di febbraio trascorrerà sotto temperature fredde invernali finalmente su una buona fetta del nostro continente, picchi minimi di temperatura previsti sui settori nord-orientali e la Penisola Scandinava. Parte di questo freddo potrebbe avere la forza di spingersi sino alla Francia e la Penisola Iberica, elemento di fondamentale importanza al fine di comprendere le sorti del tempo atmosferico in ambito italiano. 

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Autore : William Demasi