00:00 8 Settembre 2006

Intervista all’Esperto: Il CLIMA ESTREMO; non solo sulla Terra

Consueta chiacchierata con Luca Savorani.

REDAZIONE: Il nostro Pianeta, meteorologicamente parlando, è abbastanza “movimentato”. Perturbazioni tropicali, Cicloni Extratropicali, Uragani, Monsoni, e imponenti figure anticicloniche sono spesso all’ordine del giorno.

SAVORANI: Certamente la Terra gode di un clima molto vario segnato da situazioni meteo estreme alternato a momenti più tranquilli,
le stesse condizioni ideali che nel passato resero possibili lo sviluppo della vita.

REDAZIONE: Quali fenomeni possono essere definiti estremi sul nostro Pianeta.

SAVORANI: Beh, vi sono innumerevoli testimonianze di fenomeni estremi; qualche esempio:

La temperatura più bassa fu registrata presso la stazione russa di Vostok il 21 luglio 1983 con ben -89,5°C e la temperatura più alta 13 settembre 1922, quando la colonnina di mercurio raggiunse 57,8°C.
I venti più violenti, esclusi i tornado, si registrarono sul Mount Washington, New Hampshire, il 12 aprile 1934 dove furono misurate raffiche a oltre 372 Km/h. La nevicata più intensa nelle 24 ore, fu proprio a “casa nostra”, presso Rocca Caramanico, quando nel dicembre del 1961, caddero 340 cm di neve. Il centro abitato si trova a 1050 m, in un imbuto naturale tra il monte Morrone (2061 m) ed il Massiccio della Majella (2793 m) che riceve fortissime precipitazioni da stau con venti settentrionali ed orientali. Senza soffermarsi poi all’incredibile potenza dei tornado i cui venti spesso superano i 400, sfiorando a volte i 500 km/h, o le imponebti figure bariche come gli uragani che si estendono per centinaia di chilometri, seminando spesso morte e distruzione.

REDAZIONE: Ma sugli altri Pianeti del Sistema Solare quali situazioni climatiche potremo trovare?

SAVORANI: Certamente le condizioni climatiche presenti sugli altri Pianeti sono ben diverse, con estremi ben lontani dai nostri parametri.

Ad esempio sul nostro Pianeta gemello VENERE, la pressione dell’atmosfera in superficie è di ben 90 atmosfere (circa la stessa che si trova ad un chilometro di profondità negli oceani terrestri).
L’atmosfera venusiana è composta per lo più da anidride carbonica. Ci sono vari strati di nuvole, spessi parecchi chilometri, composti da acido solforico. Tali nubi ci impediscono totalmente di osservare la superficie. Questa densa atmosfera produce un notevole effetto serra, il quale fa aumentare la temperatura alla superficie fino a 400°K,
con punte di 740°K (abbastanza per fondere il piombo).

E poi GIOVE il gigante gassoso, molto simile tra l’altro a SATURNO,
ha un’atmosfera con spessori immensi, che galleggia su di un oceano di idrogeno liquido profondo 40.000 chilometri, quasi quattro volte il diametro terrestre, con un’incredibile pressione pari a quasi 4 milioni di bars. Nell’alta atmosfera soffiano venti che superanno abbondantemente i 600km/h i quali scorrono al di sopra di immensi vortici, che farebbero impallidire il più grande degli uragani mai sviluppatosi sulla Terra.

Il più grande di questi vortici è la Grande Macchia Rossa, di forma ellittica il cui asse maggiore misura oltre 25.000 Km (potrebbe contenere due pianeti come la Terra).

Insomma il nostro Sistema Solare, come del resto l’intero Cosmo sono una miniera di incredibili estremi climatici ancora in gran parte sconosciuti.
Autore : Redazione