00:00 11 Febbraio 2003

Intervista all’esperto: con l’aria fredda dalla Russia tutto è possibile

Davvero delicata la situazione del tempo sull'Italia.

La redazione chiede lumi al Capo Redattore Alessio Grosso sulla situazione del tempo nei prossimi giorni.

Grosso, il freddo continuerà ad essere protagonista anche nei prossimi giorni?
Assolutamente si, fintanto che l’alta pressione sull’Europa centro-orientale manterrà questa posizione, l’Italia sarà esposta ad un flusso di correnti da nord-est che sospingeranno tutto il freddo possibile dalla Russia in direzione del Mediterraneo. Intendiamoci, non moriremo di freddo, ma le temperature scenderanno di almeno 3-4°C sotto la media del periodo.

Quanto alle precipitazioni?
Ne abbiamo parlato anche stamattina in apertura di giornale; saranno le regioni adriatiche e quelle meridionali ad essere maggiormente penalizzate da questo tipo di situazione ma la formazione di un vortice in quota disposto ad ovale lungo l’asse della Penisola potrebbe far convergere nel Mediterraneo aria ulteriormente umida, provocando ad esempio un’estensione del peggioramento anche al versante tirrenico e alla Sardegna. In più correnti da ESE in Valpadana e un accenno di saccatura proprio sul settentrione, renderanno probabile anche un coinvolgimento delle pianure del nord, della Liguria e dell’Appennino settentrionale in genere tra giovedì e venerdì.

Dunque non si esclude qualche fiocco di neve anche in Valpadana?
Le probabilità sono ovviamente più elevate laddove le correnti da est si insaccano nelle vallate, dunque nel cuneese e torinese ma certo il rischio di qualche rovescio nevoso sul resto della Pianura Padano-Veneta ed Emiliano-Romagnola è concreto.

La quota neve al centro-sud resterà sempre piuttosto bassa?
L’aria fredda investirà maggiormente il nord e le regioni centrali adriatiche ma non risparmierà affatto il meridione. Al momento riteniamo che Marche, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata possano ricevere nevicate sino a quote molto basse: 300-400 m con locali sconfinamenti sui litorali adriatici, sui rilievi calabresi e siciliani il limite risulterà leggermente più alto e oscillerà tra i 600 e i 900 m.

Il coinvolgimento del Tirreno è probabile?
Sicuramente quella piccola depressione che avanzerà dall’Iberia darà qualche grattacapo previsionale. Probabilmente centrerà il bersaglio della Sardegna, mentre al momento è ancora difficile stabilire se anche Toscana, Lazio ed Umbria saranno investite dalle precipitazioni.

Se così fosse nevicherebbe anche su queste regioni a quote basse?
I presupposti ci sarebbero tutti ma da ovest la perturbazione dovrà fare sul serio, altrimenti verrà “scaraventata” sul nord Africa sino a coinvolgere nuovamente la Sicilia per venerdì e sabato.

Il momento più critico della settimana?
Sicuramente quello tra mercoledì e venerdì. Bisognerà quando risulterà importante la spinta fredda da est e che rilevanza avrà il vortice freddo che si formerà in quota.

La prossima settimana l’anticiciclone sull’Europa centrale si attenuerà e giungeranno perturbazioni atlantiche associate ad aria più mite?
Non è affatto certo. Almeno sino a mercoledì le nostre proiezioni lo danno ben saldo.

Per le Alpi dunque molto sole, freddo ma niente neve in arrivo?
Chi si trova in settimana bianca sarà certamente contento di godersi il sole anche se ci saranno delle eccezioni: le località delle Alpi piemontesi, in particolare quelle del cuneese e del torinese vedranno spesso cieli nuvolosi e qualche fiocco di neve. Il freddo sarà comunque pungente su tutto l’arco alpino. Per nuove nevicate abbondanti sulle Alpi bisognerà aspettare il risveglio dell’Atlantico, che auspichiamo possa avvenire entro la fine della prossima settimana per rinforzare la tenuta delle piste con nuovi apporti bianchi in una fase della stagione molto delicata.

La primavera è comunque lontana?
Direi proprio di si, il febbraio precocemente primaverile quest’anno ha voluto smentire i professoroni…
Autore : Redazione