00:00 6 Agosto 2016

INSTABILITA’: temporali e CALO TERMICO sull’Italia da mercoledì 10 agosto in avanti

L'anticiclone delle Azzorre collocato in posizione invasiva sull'ovest d'Europa, lascerà passare nella seconda metà della prossima settimana, ancora un impulso d'aria INSTABILE proveniente dal nord Atlantico. Vediamone la sua evoluzione e le relative conseguenze sul nostro territorio nazionale.

Una goccia fredda sprofonda abbastanza rapidamente verso i settori centrali e meridionali del nostro Paese, rinnovandovi in loco, condizioni moderate di instabilità. L’alta pressione delle Azzorre va a chiudere rapidamente lo "strappo", ripristinando in breve tempo condizioni atmosferiche estive.

L’affermazione di questa figura di alta pressione sul tempo di casa nostra, avrà tuttavia una durata piuttosto limitata; l’evoluzione atmosferica relativa alla seconda metà della prossima settimana, riporterà infatti ancora il tempo instabile sul podio di molte regioni. A garantire il nuovo cambiamento, una depressione piuttosto intensa dalle origini oceaniche, obbligata a sprofondare alle latutidini mediterranee da un rinforzo dell’alta pressione arroccata sull’oceano.

La nuova depressione abborderà le nostre regioni settentrionali già mercoledì 10 agosto, portandovi una nuova accentuazione dell’instabilità fatta di rovesci e temporali, giovedì 11 e venerdì 12 manifestazioni di instabilità anche al centro ed al sud, concentrate però soprattutto sulle zone interne e sui versanti orientali. 

TEMPERATURE: una menzione particolare merita il profilo termico che, dopo l’effimera salita di queste giornate, sarà poi soggetto ad una più importante diminuzione dalla seconda metà della settimana prossima, con effetti particolarmente sensibili sulle regioni nord-orientali ed i versanti adriatici.

Il cuore più fresco ed instabile della nostra depressione, tenderà infatti a portarsi rapidamente sui Balcani, determinando sul nostro Paese un rinforzo della ventilazione settentrionale. D’altro canto, l’anticiclone forte e tenace sull’ovest Europa, altro non farà che agevolare tale evoluzione, aumentando ancor più lo scarto barico tra centro ed ovest Europa e favorendo l’instaurarsi di circolazioni settentrionali a scapito di quelle occidentali. 

Autore : William Demasi