00:00 12 Settembre 2006

Instabilità crescente sulla Penisola tra martedi e mercoledi: ecco dove potrebbe piovere

La mappatura dettagliata delle precipitazioni sul nostro Paese.

Già a partire dalle prossime ore l’instabilità sul nostro Stivale andrà guadagnando punti sul tempo stabile e soleggiato, portando annuvolamenti compatti e acquazzoni diffusi, misti anche a qualche temporale.
Naturalmente non si tratterà di fenomeni intensi e il tutto si risolverà entro sera (tranne poche eccezioni).

La giornata di mercoledi sembrerà procedere un po’ in fotocopia rispetto a quella odierna, con una mattinata incerta e a tratti soleggiata seguita da un pomeriggio instabile su più fronti. Anche in questo caso è attesa una generale cessazione dei fenomeni entro sera.

Ma entriamo nel dettaglio e vediamo le zone più esposte al rischio-precipitazioni.

MARTEDI
Al nord le uniche zone interessate dall’instabilità saranno quella dell’arco alpino occidentale, Valle d’Aosta compresa, e quella del Levante Ligure, Appennino adiacente compreso.
Al centro interessati dall’instabilità gran parte di Lazio e Toscana, il Ternano, il Teramano e tutto l’Aquilano. Sembra fuori solo la Sardegna, pur non mancando addensamenti nuvolosi minacciosi sullo spigolo nord-occidentale dell’Isola.
Al sud alta probabilità di rovesci e brevi temporali su Campania, entroterra molisano e lucano, Murge e Subappennino Dauno. Stabilità a rischio anche su gran parte della Calabria. Instabilità diffusa invece sul Golfo di Policastro (Basilicata tirrenica compresa) e sulla Sicilia centro-occidentale, dove si avranno le precipitazioni più intense. Marginalmente coinvolti in serata anche Ragusano e Siracusano.

MERCOLEDI
Mattinata così e così con rischio di rovesci su Ogliastra, Appennino Centrale, Alto Lazio, Sicilia orientale, Reggino jonico e Barese. Qualche focolaio temporalesco sarà possibile anche sull’arco alpino occidentale.
Nel corso del pomeriggio instabilità in grande spolvero: interessate ancora le Alpi occidentali, ma non diffusamente, bensì a macchia di leopardo; marginalmente coinvolti anche l’Alto Piemonte e l’Imperiese. Instabilità diffusa invece sull’Appennino Tosco-Emiliano, su quello Umbro-Marchigiano, su gran parte di Lazio e Abruzzo e marginalmente su Senese, Grossetano e Cagliaritano. Al sud interessate dai fenomeni le zone interne di Molise e Basilicata, il Barese, il Subappennino Dauno e grossa parte della Campania.
In serata miglioramento ovunque con rovesci residui solo sulle Alpi occidentali e sulla Sardegna orientale.
Autore : Emanuele Latini