00:00 16 Marzo 2010

Indice AO: pronti, via…ed è già ai BOX

Il vortice polare non resiste su valori positivi: atteso un nuovo crollo nei prossimi giorni, con conseguenze che ancora i modelli non riescono a leggere bene.

Il vortice polare vuole proprio gettare i modelli nel Kaos. Nei prossimi giorni il suo crollo potrebbe sconvolgere nuovamente l’assetto barico sull’Europa, già abbastanza precario anche in questi giorni.

E’ da notare altresì, come ad una crisi conclamata del vortice polare, si associ anche il fisiologico calo stagionale dell’indice di riferimento.

Conseguenze?
Dopo la breve parentesi anticiclonica che ci apprestiamo a vivere, nel corso del fine settimana giungeranno i primi capricci atlantici con almeno un paio di fronti in transito da ovest tra il settentrione e le regioni centrali.

Una situazione apparentemente normale, destinata però rapidamente a mutare. Con l’indebolimento del vortice polare infatti, il trenino perturbato atlantico andrà rapidamente perdendo importanza, mentre ne acquisteranno gli scambi meridiani di masse d’aria.

Non siamo più a febbraio però e le masse gelide faticheranno a conquistare anche solo l’Europa centrale; il Mediterraneo finirebbe insomma per rimanere in una sorta di terra di mezzo, scenario del resto non propriamente raro in primavera, mentre giornate ancora invernali attenderanno sicuramente la Scandinavia e forse anche il Regno Unito.

I risvolti mediterranei saranno anche legati all’indice NAO e alla MJO, ma sono al momento ancora difficilmente prevedibili. Gran freddo comunque non dovrebbe più farne.
Autore : Alessio Grosso