00:00 19 Novembre 2012

In attesa dell’INVERNO, ecco le situazioni che portano la NEVE sull’Italia

Quali sono le situazioni favorevoli all'arrivo della precipitazione più attesa ma a volte anche più temuta degli inverni italiani?

Una premessa è d’obbligo: il territorio italiano è estremamente articolato e raramente si configurano situazioni che riescono ad accontentare tutti contemporaneamente. Oltretutto ogni situazione, anche derivante dalla medesima origine, non è mai uguale all’altra. Per tracciare le vie probabilisticamente più accattivanti per l’avvento della bianca precipitazione sul nostro Paese, dobbiamo dunque estrapolare particolari configurazioni e suddividerle a seconda delle zone che andranno a interessare. Ecco le più importanti:

1) Anticiclone sulla Scandinavia, depressione  a largo raggio con perno sui nostri mari di ponente.

La situazione più democratica in termini di nevicate la possiamo inquadrare laddove un’ampia spirale depressionaria collochi il suo minimo a cavallo delle nostri mari di ponente, mentre un robusto anticiclone troneggi sulla Scandinavia. Laddove aria mite e umida di origine nord-africana tende a scorrere in quota dai quadranti sciroccali sollevandosi al di sopra dell’aria fredda, si determineranno condizioni favorevoli ad estese nevicate sulle pianure del nord-ovest e sui versanti adriatici dell’Appennino sino all’Abruzzo. Laddove l’aria fredda abbia un’estrazione siberiana ecco le nevicate abbracciare tutto il nord, l’intero versante adriatico fino alle coste di Abruzzo e Molise, Umbria, parte della Toscana e della Liguria. Esempio classico lo storico 1 febbraio 1956.

2) Depressione a medio-corto raggio sul medio-alto Tirreno, anticiclone mobile esteso dalle isole Britanniche all’Europa centrale.

La condizione che l’alta pressione europea sia mobile, ossia di transito tra due perturbazioni, è fondamentale. L’aria fredda si riverserà sull’alto Tirreno e, contrastando con aria caldo-umida richiamata da sud, innescherà le precipitazioni. In presenza di aria artica la neve imbiancherà la Liguria centro-orientale fin sulle coste, la Toscana fino in pianura e l’intero versante tirrenico. Questa è la tipica situazione che potrebbe potenzialmente portare la neve anche a Roma.

3) Depressione sul medio Adriatico, anticiclone mobile esteso dalle Isole Britanniche all’Europa centrale.

La configurazione prevede il transito di una perturbazione atlantica proveniente dai quadranti nord-occidentali. L’impatto con la catena alpina determina la formazione di un minimo sul golfo Ligure che tende poi a traslare verso il medio Adriatico. In questo caso, laddove l’aria fredda aspirata sul lato nord-orientale del vortice sia di estrazione artica, si potranno verificare situazioni di Bora scura. Questo vento impetuoso irrompe sul nord-est e la neve imbianca le pianure venete e friulane spingendosi fin sull’Umbria, sui litorali adriatici romagnoli e talora marchigiani.

4) Depressione sulla Francia, anticiclone sui Balcani. L’approssimarsi di una depressione nord-atlantica a ridosso della Francia meridionale determina un’effetto aspirazione davanti alla stessa che risucchia l’aria fredda balcanica proveniente dall’anticiclone e la imprigiona sulla pianura Padana. Il passo successivo prevede la formazione di un minimo secondario a medio-corto raggio sul golfo Ligure il quale attinge aria calda dal Mediterraneo e la sospinge da sud-est al di sopra di quella fredda balcanica. Qualora l’alta pressione suddetta sia l’estrema propaggine dell’anticiclone russo-siberiano ecco la neve ammantare tutto il nord, litorali liguri compresi.

Autore : Luca Angelini