00:00 24 Ottobre 2017

IMPERDIBILE! Quando i fiocchi danzano al limite del foehn

A cavallo tra stau e foehn si provano emozioni atmosferiche, uniche.

E’ davvero elettrizzante vivere a cavallo tra foehn e stau, specie quando ci sono condizioni favorevoli alle nevicate. Con il fronte caldo ci si diverte poco, nel senso che, se la corrente a getto è sufficientemente tesa, i fenomeni invadono per molti km i versanti posti oltre lo spartiacque e solo in un secondo tempo, magari anche a passaggio frontale concluso, si fa vedere un po’ di favonio, ma si impara poco.

Se viceversa comanda l’aria fredda e transitano alcuni impulsi in serie, con un getto moderatamente teso, a seconda delle stagioni e dell’orario della giornata, il muro del foehn potrà risultare lungo o corto. Si potrà così passare dal sole alla neve in una manciata di km e diverse volte al giorno.

Cominciamo dunque da un’osservazione classica. Nella foto in alto la valle è fotografata in direzione ovest. Sono le 15, a metà ottobre. Le correnti in quota sono da nord-ovest, siamo lungo lo spartiacque alpino. Come si nota c’è ancora sufficiente umidità per regalare qualche ultimo fiocco sparso sui versanti a nord, mentre più a sud la scarsa umidità ormai presente nell’aria, l’indebolimento della spinta del getto e l’ora più calda della giornata hanno accorciato il muro e gli unici cumuli che passano risultano sfrangiati dal favonio, che ha ripreso a soffiare forte cercando di colmare la differenza di temperatura tra i due versanti alpini.

Da notare che negli ultimi fiocchi si registrano soprattutto laddove l’aria umida da nord riesce ancora a trovare una via d’entrata senza essere soggetta a discendenza ed attrito, cioè sui rilievi più a nord e dunque più esposti al residuo di stau e comunque in direzione della testata valliva.

All’alba invece la situazione era completamente diversa: l’impulso era in transito, c’erano condizioni termo-igrometriche favorevoli alla caduta della neve per diversi tratti oltre lo spartiacque e tutta la valle era immersa nei rovesci. Se i fronti si susseguono e il getto insiste, alle classiche "schiarite di neve" seguono altre fioccate, specie durante le ore serali, quando l’umidità consente sfondamenti ulteriori verso sud.

Anche la cumulogenesi comunque trova esaltazione nelle ore pomeridiane, ma l’aria più secca finisce per regalare al fondovalle solo qualche fiocco sparso e tanto vento, gli altri fiocchi infatti si fermano alle quote superiori e molti evaporano prima di giungere alle quote inferiori, dove al massimo giungono sottoforma di pioviggine se la temperatura è alta.

Avviene così nella foto da irruzione fredda estiva che abbiamo qui evidenziato. C’è di più però in questo caso: c’è un "buco" nella struttura della valle, in altre parole, una specie di conca favorisce lo sfondamento dell’aria fredda ed umida che consente alla neve di scivolare lungo i pendii di un unico massiccio montuoso, mentre tutt’intorno, la presenza di rilievi più alti, favorisce l’effetto dell’attrito e della compressione e rende l’aria più secca. Arriva così solo della pioviggine, con uno scarto termico di ben 5°C con la valle dove l’aria trova sbocco facilmente, quasi alla stessa quota.

Infine vi mostriamo un tipico muro del foehn estivo con getto debole. I rovesci di neve restano relegati alle cime lungo lo spartiacque e gli sfondamenti sono davvero modesti e limitati alle vallette della cresta principale, più a sud spira un debole foehn (foehn basso).

L’immagine è comunque molto indicativa per comprendere pienamente il fenomeno dello stau. Se avessimo effettuato la foto dal versante opposto avreste visto solo un mare di nebbia e tanta pioviggine, con un po’ di neve bagnata posata solo sulle cime degli alberi posto al limite del bosco. Non ci credete? Allora eccola.

Molto meglio il versante col foehn? Dipende dai gusti e dalle situazioni, quando arriva tanta neve è meglio trovarsi sopravento, certo in estate tutte queste nubi basse e la pioviggine possono persistere per tutto il giorno o per più giorni, in questo caso meglio decisamente il sottovento, mica per niente i tedeschi vengono spesso a trascorrere le vacanze alpine a sud delle Alpi:-)

 

Autore : Alessio Grosso