00:00 26 Novembre 2015

Il vento sulle pianure: SCENDE il termometro in estate, SALE in inverno

In estate quando il vento si alza, la temperatura diminuisce. In inverno può capitare il contrario. Cerchiamo di capire il perché.

Quante volte in piena estate, quando l’afa ci opprime, abbiamo invocato il vento in grado di determinare un po’ di refrigerio; in alcune occasioni le nostre preghiere sono state esaudite e l’attivazione di una leggera brezza ha consentito un maggiore benessere.

Nell’immaginario collettivo, quindi, ad una maggiore forza del vento corrisponde una temperatura dell’aria inferiore, in quanto il nostro corpo percepisce una sensazione di freddo anche intenso. E’ davvero sempre così? Non proprio…

Nei mesi invernali, specie se abitiamo in una zona pianeggiante, il vento può agire sulle temperature in un modo abbastanza curioso.

Immaginiamo di svegliarci una mattina in pieno inverno. Prima di andare al lavoro diamo uno sguardo al termometro, in modo da indossare un abbigliamento idoneo. La temperatura è sottozero e sui campi è presente uno strato di ghiaccio, sintomo che l’umidità della notte si è congelata in prossimità del suolo. Non c’è vento e il cielo è sereno.

Nelle ore centrali del giorno la temperatura aumenta anche di 10°, fino a raggiungere valori quasi gradevoli, per poi tornare a scendere in serata. Quello che ci stupisce è la notevole differenza tra la mattina presto e il pomeriggio, ovvero l’escursione termica.

La mattina seguente, prima di alzarci, sentiamo il vento che sibila attraverso le nostre finestre. Ci affacciamo ed una raffica gelida ci colpisce; “fa molto più freddo di ieri, non c’è dubbio, meglio coprirsi di più” . Ormai sconsolati andiamo a guardare il termometro e notiamo con molto stupore che la temperatura è più alta rispetto a quella misurata il giorno prima, in condizione di calma di vento.

Nel pomeriggio, con altrettanto stupore, notiamo che a differenza del giorno precedente la temperatura non aumenta molto, ma si mantiene insolitamente vicina a quella del mattino, nonostante il cielo sia sereno; poca escursione termica, quindi!

Come mai succede ciò? In assenza di vento, il terreno durante la notte perde calore molto rapidamente e si raffredda. In prossimità del suolo, ovviamente in condizioni di cielo sereno, la temperatura può risultare molto più bassa rispetto alla quota e questo determina diffuse gelate e temperature basse. Il freddo, essendo senza vento, viene sopportato bene dal nostro corpo, seppur con un abbigliamento adatto.

Quando si alza il vento, magari durante la notte, vi è un maggiore rimescolamento delle masse d’aria nei bassi strati e questo determina un minore raffreddamento del terreno. Di conseguenza anche la temperatura ne risentirà, risultando più elevata rispetto al giorno precedente.

Il vento, oltre a limitare il raffreddamento notturno del terreno, riduce anche il suo riscaldamento da parte del sole. L’aria viene rimescolata e anche il calore viene maggiormente dissipato. Ecco perchè l’escursione termica in condizioni di vento forte è molto ridotta.

Naturalmente, il nostro corpo percepirà una sensazione di freddo maggiore in caso di vento; in condizioni di freddo senza vento, il calore corporeo ha la possibilità di rimanere “intrappolato” tra i nostri vestiti e la pelle; con il vento questo ha invece maggior possibilità di essere scalzato ed eliminato all’esterno, con conseguente disagio fisico.

Autore : Paolo Bonino