00:00 8 Agosto 2011

Il vento del cambiamento

Deciso cambio di circolazione nella prima metà di questa settimana, con vento teso settentrionale e clima più fresco e asciutto. A seguire nuovi presupposti per lieve instabilità sui rilievi del nord, ma l’estate sembra rimanere in sella su gran parte del paese.

In arrivo una notevole diminuzione dell’umidità, con grande sollievo per tutti. La carta è centrata a metà giornata di mercoledì 10.
Solo fra un paio di giorni ci renderemo conto del notevole mutamento meteorologico che è alle porte. Il colpo di coda di un impulso perturbato di origine nord Atlantica, sarà tanto rapido quanto efficace. Una sventagliata di novità, accompagnata da venti sostenuti di provenienza settentrionale, i veri protagonisti sulla scena dei prossimi giorni.
Una zampata nordica che apporterà una sensibile diminuzione delle temperature, grazie anche alla complicità del vento; ma soprattutto una notevole e radicale estirpazione dell’umidità, la stessa che ha favorito nubi e precipitazioni al nord, afa e qualche disagio al centro-sud.
L’affondo avverrà al margine di un’ampia figura depressionaria di stanza sul Mare del Nord, che sta attualmente dispensando piogge, venti tesi e clima simil-autunnale su buona parte dell’Europa occidentale. La stessa depressione è però in fase di colmamento e prossima all’uscita di scena, ma con un colpo teatrale in stile cambio di stagione, sarà in grado di dare una scossa a questa nostra estate un po’ distratta e svogliata.
Ne sanno qualcosa al nord, soprattutto nella fascia transpadana e sui rilievi, dove per gran parte della stagione nubi e temporali hanno dato filo da torcere al sole e ai suoi benefici raggi. Più accettabile la situazione al sud, dove però ultimamente ha fatto capolino anche un po’ di fastidiosa sensazione di afa.
Ancora qualche ora e poi tutto cambierà registro. Già questa sera il libeccio si farà teso, a tratti forte sul Mar Ligure e alta Toscana, si attiveranno le prime correnti di Foehn sul nord-ovest; i germi del cambiamento cominceranno a portare i loro frutti.
Domani sarà la volta della bora e dei venti orientali in Valpadana, a seguire forte maestrale sulla Sardegna e teso sul resto dei bacini occidentali, quindi entro sera vigoroso grecale sulle regioni adriatiche.
Umidità quindi spazzata via, dapprima al nord-ovest, poi a seguire sulle regioni tirreniche ed infine Adriatico e sud. In queste ultime zone infatti, proprio in coincidenza del cambiamento di circolazione, saranno favorite inizialmente nubi e locali spunti temporaleschi, più probabili e attivi a ridosso dei rilievi di Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Gargano e Irpinia.
Temperature in calo su tutto il paese, mediamente di 4-6°C, con particolare riferimento alle regioni adriatiche e meridionali, dove in queste ore si stanno registrando i valori più alti e dove la diminuzione potrebbe arrecare la sensazione di un vero e proprio crollo. Non si escludono scarti anche di 10-12°C che, insieme al vento, potrebbero dare adito a fuorvianti conclusioni sugli esiti della stagione in corso.
Un capitolo a parte è costituito dallo stato dei mari che, specie nelle giornate di martedì e mercoledì saranno più che mossi, agitati e localmente anche qualcosa di più. Lo saranno dapprima e soprattutto quelli intorno alle isole maggiori e l’alto Adriatico, da mercoledì lo Ionio e il medio-basso Adriatico, con un occhio di riguardo al proverbiale Canale d’Otranto.
A seguire il clima si ristabilirà su condizioni quasi estive, per certi versi anche migliori, dal momento che il sole brillerà quasi ovunque, il caldo sarà moderato e accettabile, il vento si calmerà e con esso il moto ondoso, l’umidità si manterrà su valori decisamente bassi.
Sono questi i presupposti per un fine settimana e un Ferragosto da ricordare? Al momento le carte sembrano dettare una linea prevalentemente positiva, fatta eccezione per una lieve e temporanea instabilità sui rilievi alpini e prealpini, proprio a ridosso del week-end, ma per i dettagli e gli aggiornamenti vi rimandiamo ai prossimi articoli.

Autore : Giuseppe Tito