00:00 3 Dicembre 2015

Il tramonto definitivo dell’alta pressione? Percorso ancora lungo e difficile

Soprattutto a partire dalla seconda decade dicembrina il tempo atmosferico abbozzerà quello che possiamo definire come il primo, tangibile segnale di cambiamento della circolazione atmosferica su scala europea ma sarà difficile abbandonare definitivamente gli schemi cui abbiamo assistito sino a questo momento.

Il punto della situazione; un campo di pressioni alte e livellate continua ad interessare il nostro Paese, portando con sè tempo stabile e giornate dalle caratteristiche abbastanza statiche. Alle quote inferiori i 1000 metri, ritroviamo una copertura nuvolosa abbastanza omogenea e compatta che interessa soprattutto le coste lungo i versanti tirrenici. Ben rappresentate anche le nebbie particolarmente dense nottetempo ed al primo mattino sulla Valpadana, accompagnate da temperature assai fredde ed un profilo termico soltanto apparentemente invernale. La massa d’aria che ci interessa ha in realtà caratteristiche molto miti, essendo di derivazione subtropicale oceanica. Sole e temperature tutt’altro che fredde imperversano infatti alle quote superiori, con valori di temperatura che quest’oggi sfiorano i 10°C alla quota di 1500 metri. 

Evoluzione a 5-7 giorni: poche le novità previste in questa prima decade dicembrina, un Vortice Polare straordinariamente compatto come non lo si vedeva da diversi anni, condizionerà la circolazione atmosferica dell’intero emisfero ancora per diverse giornate. L’aria fredda del Vortice Polare resta imprigionata alle elevate latitudini. Area di separazione tra l’aria fredda e le masse d’aria più miti che risiedono alle medie latitudini, la corrente a getto che soffierà molto forte anche nei prossimi giorni.

Stringendo il nostro sguardo all’Europa meridionale ed al bacino del Mediterraneo, riscontreremo quella che appare come una vera e propria "cintura" di alta pressione che avvolgerà le nostre latitudini ancora per diversi giorni, svolgendo ovviamente un ruolo chiave nel plasmare le condizioni atmosferiche attese sul nostro stivale. Sin verso il termine della prima decade dicembrina, saranno pertanto GLI ANTICICLONI a governare ancora la scena atmosferica italiana, portando con sè tutte quelle caratteristiche conseguenze, quali le nebbie persistenti sulla Valpadana anche durante le ore diurne, le nubi basse lungo le coste, temperature sopra la norma su Alpi ed Appennini e la cronica assenza di precipitazioni nevose. 

Evoluzione a 12-14 giorni: volgendo lo sguardo alla seconda decade di dicembre, il centro di calcolo americano mette in evidenza qualche scambio di calore un po’ più accentuato che potrebbe (forse) aprire la strada verso qualche dinamica circolatoria in chiave più invernale. Tale ripresa degli scambi termici sarebbero senza dubbio favoriti da un rallentamento della corrente a getto e quindi una perdita di tono del Vortice Polare, con esiti però ancora tutti da verificare. 

Autore : William Demasi