00:00 25 Maggio 2010

Il tormentone “scie chimiche”: le domande poste al CICAP

Le domande poste al CICAP sulle scie chimiche.

Nella foto una normale giornata di intenso traffico aereo coincide con un aumento dell’umidità dell’aria e con un calo della pressione. Le scie condensano così in nube, niente di più, ma c’è chi ci vede dell’altro, come sempre…
 
Da tempo lo Staff di MeteoLive riceve immagini di scie di condensazione, le raffronta con quelle di 20 anni fa, come suggeriscono coloro che ne vedono un’importante variazione, senza trovarci nulla di strano.
Abbiamo fornito molte spiegazioni scientifiche sulla disposizione anche bizzarra dei “cirrus aviaticus”, nonché degli “altocumulus lenticularis,” abbiamo provato a spiegare che ciò dipende anche dal grado di stabilità dell’aria, dal tasso di umidità presente in alta quota, dalla disposizione dei venti, dall’orografia del territorio.
 
Tutto è stato inutile. Siamo stati bollati come occultatori, punto e basta.
Per questo chiediamo anche al CICAP:
1 c’è davvero qualcosa di strano nelle scie di condensazione che appaiono nei cieli dei nostri giorni?
2 che interessi si avrebbero aerei militari a spargere nell’aria in gran quantità particolato di bario, di alluminio, manganese, piombo, etc?
3 un’obiezione che ci viene mossa è come sia possibile che due scie che si trovino alla stessa quota e quindi nelle stesse condizioni atmosferiche siano una lunga e persistente e l’altra corta e di veloce dissolvenza?
 
4 molti lettori ci chiedono davvero se dietro l’HAARP ci sia la sperimentazione di una tecnologia avanzata di irradiamento a radio-onde, in grado di provocare modificazioni molecolari in ionosfera e di recare gravi conseguenze climatiche sulle regioni colpite (siccità in primis)

5 secondo i sostenitori delle scie chimiche l’aumento delle scie di condensazione in atmosfera non può solo attribuirsi all’aumento del traffico aereo degli ultimi anni, sarebbe invece la prova di un tentativo delle multinazionali di attenuare gli effetti del global warming. Cosa rispondere a riguardo?

Autore : Alessio Grosso