00:00 26 Settembre 2011

Il temporalone di domenica nel Fiorentino

Cronaca di un temporale di fine estate nei pressi di Firenze, imprevedibile e imprevisto, terrificante e completo, purtroppo anche di danni.

Pomeriggio di fine settembre, con il sole stoicamente inchiodato nel cielo, caldo fino all’ultima vampata forse anche fino a stasera, si spera. Sparute nuvolette e qualche ciglio di cirro in cielo, aria ferma di mezza estate.

I cumuli si addensano verso l’Appennino. Uno su tutti sembra prevalere, uno su tutti alza la sua testa bianca, in un grigiore sempre più diffuso di umidità e vapori.
Ancora un tuono, poi un altro.

Il sole resiste, pur ferito a morte da un lampo-tuono tanto ravvicinato da sembrare un tutt’uno. E poi ancora un altro e un altro ancora, fendenti nel cielo nero sopra l’Appennino che ha appena inghiottito la Calvana e Monte Morello.
Da est si prepara il finimondo! Termometro in discesa dai 29,4 a 22,5°C in 10 minuti. Poi il vento, la pioggia, la bufera condita di grandine senza fine, 10 minuti almeno, e poi altri minuti a varie riprese… nocciole albine; piombo bianco, ma altrettanto letale in questa vera e propria esecuzione per vigne e frutteti.

Un vento furioso spettina gli alberi, li schiaffeggia e poi li rivolta in tutti i modi, li spintona fino a terra, dove qualcuno vi resterà. Guardo il termometro 16,4°C, ma lampi e tuoni ed è un martellamento continuo sul tetto.

Di nuovo alle terrazze…impraticabili, di pioggia e grandine, raffiche di vento scomposte e senza senso o direzione. Alberi scompigliati e in preda a raptus da possessione, qualche profano la chiamerebbe tromba d’aria, non fosse altro per quelle improvvise spazzate nell’acqua, quasi volesse aprire un guado come in un fatto lontano del Mar Rosso.

Cielo cupo, sole KO e le strade pure… fiumi gonfi e lenti come i giganti delle grandi pianure, colmi di fogliame e cartacce, polvere scura che aspettava la pulizia dell’indomani mattina. Il temporale si allontana, la pioggia resta, lieve e fitta, fredda.
Lampi e tuoni, talvolta ravvicinati, come potenti deflagrazioni; attentati all’estate che proprio non se ne vuole andare quest’anno. Scacciata a pedate da un nubifragio improvviso, una bomba a grappolo, con tanti tuoni da sembrare una gara di fuochi d’artificio.

Un’ora è ormai trascorsa, il termometro ha corso una gara senza precedenti, toccando il valore di 12,6°C; 16,8°C persi in meno di un’ora! Una stagione intera persa in meno di un’ora, un sole cocente eclissato da una nube potente.

Lo sguardo verso ovest mi consegna un cielo grigio-fumo, con una nota di verde petrolio, talvolta esagerata da straordinari lampi verticali. Piove ancora, pesantemente.. 
Domani chissà, qualcuno parlerà di bomba d’acqua, qualcun altro sparlerà dei meteorologi, come spesso accade quando un evento del genere sfugge alle previsioni.

Autore : Giuseppe Tito