00:00 5 Dicembre 2014

Il tempo sull’Europa vira all’inverno ma con moderazione

Anche gli ultimi aggiornamenti a nostra disposizione, confermano l'intervento di una MODERATA fase invernale sul nostro Paese. In attesa degli sviluppi futuri operati dal Vortice Polare in continua trasformazione ed evoluzione.

Gran parte della stagione autunnale 2014 è stata caratterizzata dalla cronica persistenza di una circolazione atmosferica estremamente ondulata, la quale per buona parte dell’autunno ha messo in gioco masse d’aria molto calde sino al cuore dell’Europa. Se da una parte l’aria sale, dall’altra tende a scendere, le temperature così fortemente sopramedia registrate in Europa, possono essere facilmente spiegate dal sopraggiungere di masse d’aria atlantiche sino a latitudini estremamente basse, sconfinando nel cuore vero e proprio del continente africano.

Basti pensare che gli effetti dell’aria fresca nord-atlantica sono riusciti a spingersi sino al 25° grado di latitudine nord, portando precipitazioni e contrasti termici persino sulla Mauritania. La persistenza di questa eccezionale anomalia a livello afro-europeo, ha portato pesantissime conseguenze precipitative sulle aree occidentali del continente nord-africano, culminate nella tremenda alluvione che ha investito alcune aree del Marocco lo scorso venerdì 28 novembre. In questa sede gli accumuli di pioggia sono stati superiori ai 250 millimetri, provocando la morte di almeno 28 persone.

Reset della circolazione atmosferica europea: quali conseguenze?
 
Il fisiologico ricompattamento del Vortice Polare Troposferico, regala "uno scossone" all’intera circolazione europea, i venti occidentali oceanici riprendono il loro percorso, le masse d’aria fredda sono finalmente libere di fluire sull’Europa senza incorrere nel rischio di sprofondare a latitudini troppo basse. L’interruzione del forcing d’aria calda, porta con sè, una fisiologica flessione della temperatura su tutto il continente. Le fasce anticicloniche subtropicali, dopo essere state spodestate dal loro luogo di appartenenza, riprendono le postazioni abituali, a livello generale europeo si ripristina una condizione di "normalità" termica e precipitativa. E’ il primo passo verso la creazione di una stagione invernale se non eccezionale, quantomeno rispondente ai canoni della normalità europea e mediterranea.  

Freddo in arrivo sull’Italia: quali sono le cause?

La posizione defilata dell’anticiclone delle Azzorre, favorirà l’ingresso sul nostro Paese di masse d’aria provenienti da nord o da nord-ovest. Pertanto la fase atmosferica futura ventura non avrà caratteristiche estremamente gelide, ma sarà comunque in grado di garantire la caduta di neve su altezze ben inferiori i 1000 metri di quota, segnatamente sulle regioni settentrionali e forse su quelle del centro Italia.

Aria artico-marittima oppure aria polare-marittima?

Ambo le masse d’aria potranno interessare il nostro Paese nel corso della seconda decade dicembrina, sino in prossimità delle festività natalizie. La prevalenza di una o l’altra tipologia di freddo, dipenderà strettamente dalla posizione assunta dall’alta pressione sull’ovest del continente, un dettaglio difficile da stabilire con molti giorni di anticipo. Insomma, chi vivrà vedrà!

Surriscaldamento dell’Europa orientale e la Russia: effetto permanente o transitorio?

L’ampia saccatura ricolma d’aria fredda polare che prenderà piede sui settori settentrionali dell’Europa, avrà l’inevitabile conseguenza di portare ad un riscaldamento della temperatura sui settori est europei e sulla Russia occidentale. Questi settori del continente verranno infatti a trovarsi sul lato ascendente della saccatura, sperimentando una rotazione dei venti dai quadranti meridionali con inevitabile aumento della temperatura. La situazione potrebbe comunque essere recuperata in futuro dalla possibile creazione di un pattern "North Atlantic Oscillation in fase NEGATIVA" ( NAO-) così come viene attualmente identificato da alcuni importanti indici teleconnettivi.

Staremo a vedere.

Autore : William Demasi