00:00 30 Dicembre 2002

Il tempo sull’Europa e gli Stati Uniti

Com’è il tempo nei due continenti? Ci sono collegamenti tra l’evoluzione dell’una e dell’altra situazione?

STATI UNITI: Il Continente continua a vedere avvicendarsi brevi periodi gelidi con altri più miti e sopportabili, conditi magari anche da un po’ di pioggia e vento.

A cosa è dovuto tutto questo? Sempre allo stesso motivo, ossia alle notevoli ondulazioni cui va incontro la corrente a getto polare in questa porzione del globo.

Illustrarne le motivazioni profonde esula dal contesto di questo pezzo e sarebbe ostico per molti pertanto ci limiteremo ad analizzare la situazione attuale ed a dare una previsione per i prossimi 2-3 giorni.

Possiamo dire che ad esclusione delle coste atlantiche, buona parte degli States si trovano in regime depressionario, con molte nubi e qualche precipitazione sparsa.

In particolare su Texas, Arizona, New Mexico e Colorado sono in atto delle piogge sparse, temporaneamente intense; nevicate copiose invece stanno interessando in queste ore il Manitoba e l’Ontario occidentale, in Canada.

Sul litorale pacifico, specie sugli Stati di Washington, Oregon e California è in arrivo un’intensa perturbazione, che entro domani porterà precipitazioni copiose; queste gradualmente si estenderanno alle zone interne, fino al versante occidentale delle Rocky Mountains.

Altrove i fenomeni sono invece molto blandi e piuttosto isolati.

Cosa succederà nei prossimi giorni? L’evento più importante sarà il dissolvimento piuttosto rapido della perturbazione pacifica in favore di un cuneo di alta pressione molto robusto, che si spingerà verso il Canada generando nuovamente una intensa discesa di aria gelida; quest’ultima colpirà fra giovedì e venerdì buona parte delle Regioni centrali ed orientali, portando ancora una volta temperature rigide e nevicate fino in prossimità della costa.

EUROPA: l’aria gelida che rifornisce irruzioni così potenti sugli Stati Uniti trae origine da una depressione strutturata a tutte le quote posta attualmente fra la Baia di Baffin ed il Labrador.

Parte di questa aria fredda affluisce ormai da quasi due mesi anche all’interno della depressione d’Islanda, che così non perde energie e continua a sfornare perturbazioni a raffica; queste poi investono l’Europa con venti intensi e temperature miti, dovute al passaggio dei sistemi frontali sull’Atlantico centrale.

Di conseguenza anche il tempo ne risente, soprattutto sul settore centrale ed occidentale del Continente: attualmente una moderata perturbazione sta attraversando Isole Britanniche, Francia, Spagna e Germania, dove i venti stanno raggiungendo localmente intensità notevoli.

Anche il settore mediterraneo europeo risente di questa situazione, anche se con minore coinvolgimento; il Libeccio sta comunque soffiando tra il moderato ed il forte su buona parte della Penisola Italiana e di quella balcanica.

Le temperature di riflesso si portano verso l’alto, tant’è vero che si registrano fra i 13 ed i 15°C sulle coste dell’alto Tirreno, valori oltre la norma di diversi gradi.

Sull’Europa orientale e la Scandinavia invece il gelo riesce a resistere, con punte di –38°C registrate in questo momento in Finlandia.

Oltretutto nei pressi dell’Estonia è presente una depressione, quindi si verificano spesso nevicate anche copiose, specialmente sulla Russia Bianca.

Nei prossimi giorni non ci saranno cambiamenti di sorta: il freddo continuerà ad attanagliare in una morsa la Scandinavia, parte del Mare del Nord e la Russia, mentre sul resto del Vecchio Continente si ripeterà l’ormai abituale trend con perturbazioni precedute da aria mite ed umida e seguite da correnti leggermente più fresche e secche.
Autore : Lorenzo Catania