00:00 15 Dicembre 2006

Il tempo sino a Santo Stefano: tutte le possibili evoluzioni

Una depressione proverà a guastare le festività all'anticiclone.

E’ vero: una depressione qualche volta puù guastare la festa anche ad un colosso anticiclonico.
Le probabilità sono molto basse al momento ma è bene mettervi al corrente anche di una simile evoluzione.

Abbiamo sempre detto che la forza di un anticiclone presente sulle nostre regioni deriva anche dalla sua radice subtropicale. l’inserimento di una depressione afro-mediterranea ai piedi del nostro colosso con richiamo di aria gelida dal nord Europa farà venir meno questa radice.

Molte carte però anche oggi fanno intuire come poi l’anticiclone tenda a ricucire questo strappo proponendosi sino a Santo Stefano con tempo più stabile e gradualmente anche più mite a partire da venerdì 22, cioè dopo aver lasciato sfogare un po’ l’aria fredda.

L’anticiclone dovrebbe resistere sino alla giornata di Santo Stefano, mentre per Capodanno è assai probabile una nuova irruzione di aria fredda.
Questa è l’ipotesi al momento più probabile ed è quello che MeteoLive cavalca.

Resta però quel 30% legato all’anticiclone senza radici; che conseguenze potrebbe comportare?
E’ possibile che l’aria fredda scavi un vero e proprio tunnel e persista nell’aria mediterranea per tutta la settimana prossima (e non solo su medio Adriatico e meridione) regalando neve a bassa quota su molte regioni e con un altro risultato, quello di indebolire tutta la struttura anticiclonica e fungere da elemento catalizzatore per una nuova saccatura che si aprirà un varco dal nord Europa dopo il Natale.

Insomma alla fine le due evoluzioni vanno a convergere ma, mentre la prima si presenta abbastanza disastrosa per le Alpi e per chi attendeva anche un bianco Natale nelle città del nord ma finalmente buona per la neve in Appennino, la seconda decisamente accontenterebbe un po’ tutti quelli che amano neve e freddo, molto meno chi invece adora il sole 365 giorni all’anno.
Autore : Alessio Grosso