00:00 20 Settembre 2012

Il TEMPO PAZZO della prossima settimana

Si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel nel guazzabuglio modellistico che ha impegnato i previsori per gran parte di questa settimana. Il punto della situazione con i dati di oggi.

Ci si muove a tastoni, come in una stanza al buio per trovare una via d’uscita, una scappatoia ad uno dei più grossi "forcing modellistici" degli ultimi anni.

Se fino a ieri eravamo completamente ciechi, oggi una fioca luce illumina il nostro percorso. Nelle ultime 24 ore qualche risposta è arrivata, ma la situazione va attentamente monitorata, in quando il rischio di avere altre "ricadute" è ancora elevato.

Esaminando tutti i run "perturbatori" ed i cosidetti "spaghetti", oggi la bilancia sembra pendere per un non aggancio tra la saccatura atlantica e l’ex uragano Nadine. In percentuali abbiamo un 70% a favore di un non aggancio ed un 30% ancora favore di un aggancio.

Ricordiamo che se avvenisse l’aggancio tra le due strutture, l’Italia avrebbe un’ondata di caldo fuori stagione su tutte le regioni. Qualora invece l’aggancio fallisse, il centro-nord della nostra Penisola sperimenterebbe un periodo assai piovoso, con il caldo che resterebbe concentrato solo al sud.

Il modello americano, che fino a ieri optava per l’aggancio, oggi ritratta la sua versione e si allinea alla riga dei modelli europei.

In basso a sinistra si vede spuntare Nadine, che con questo run sembra essere estromesso dalla circolazione generale.

Notate poi la grossa depressione inglese, che superato lo scoglio di Nadine, si tuffa nel Mediterraneo occidentale con la sua parte avanzata, attivando un forte richiamo di correnti umide e piovose verso il centro-nord della nostra Penisola.

Nei giorni seguenti si potrebbe profilare un blocco ad est con l’alta pressione in sede balcanica ed una vasta depressione ad ovest della Penisola. Il settore nord-occidentale si troverebbe quindi in una situazione delicata, ma è davvero presto per parlarne adesso.

Seguite bene tutti i nostri aggiornamenti, perchè il rischio di ulteriori ribaltoni modellistici non è ancora escluso.

 

Autore : Paolo Bonino