00:00 13 Marzo 2018

Il TEMPO di primavera ad un BIVIO: prenderà una strada fredda?

Situazione ingarbugliata.

Come dice De André ne "le nuvole": per una vera mille sono finte…
Potremmo dire così anche per le irruzioni fredde severe ipotizzate dai modelli.

Se quelle severe difficilmente si fanno strada sino a noi ormai, quelle moderate invece danno sempre molto da fare, perché ce la possono fare ma faticano ad infilarsi oltre le barriere montuose che il nostro tormentato territorio gli propone di superare, mettendo così in crisi i modelli matematici e i previsori.

Il problema è che oggi i modelli sono tra loro molto divergenti. Un punto in comune sembra però esserci: nel corso della prossima settimana le correnti piegheranno maggiormente da nord e un po’ di freddo dovrebbe riuscire a sfondare anche nel Mediterraneo, tuttavia il grosso potrebbe rimanere confinato sull’est del Continente, come del resto è normale che sia in questo periodo. (parlano le statistiche)

Rispetto invece all’evento relativo al prossimo fine settimana 17-18 marzo, la colata fredda retrograda prevista raggiungere il centro Europa tra sabato pomeriggio e domenica non dovrebbe riuscire a raggiungere anche il nostro settentrione in modo così marcato da produrre neve in pianura (anche se il modello Ukmo pare più ottimista in tal senso).

Le conseguenze depressionarie e dunque precipitative non mancherebbero comunque e oltretutto entro martedì 20 un po’ di freddo dovrebbe sfondare sino al meridione, portando neve a quote basse in Appennino e sul versante adriatico.

Delicatissimi anche i risvolti successivi: da mercoledì 21 a venerdì 23, con un ramo del vortice polare ancora deciso a governare la scena sull’Europa centrale e ad interagire con depressioni in arrivo da ovest e in grado di tuffarsi nel Mediterraneo con conseguenze tutte da valutare.

Solo da domenica 25 marzo si prevede che l’azione delle correnti più miti da ovest possa prevalere nuovamente sull’Europa ma con tutte le cautele del caso.

 

Autore : Alessio Grosso