00:00 15 Dicembre 2015

Il tempo di NATALE e CAPODANNO: le ultimissime…

C'è qualche novità in vista!

Apparentemente tutto sembra tranquillo e invece qualcosa potrebbe bollire in pentola, non tanto per Natale, quanto per la fine dell’anno. No, non stiamo parlando di chissà quali sfracelli artici, ma di un parziale cambiamento di circolazione atmosferica, che è esattamente quanto si vede dalla media degli scenari del modello americano e nulla di inventato.

Andiamo comunque con ordine: si parte con antivigilia turbolenta sul nord e in parte anche sul centro del Continente con un flusso occidentale sparato e veloci perturbazioni in transito in un contesto mite con piogge e neve a bassa quota solo in Scandinavia.
Sull’Italia solo un po’ di variabilità tra nord e centro, fenomeni deboli e sporadici, più sole al sud, assenza di freddo.

Vigilia di Natale e Natale trascorreranno con maggiore variabilità per un lieve abbassamento e rallentamento del flusso zonale: questo comporterà passaggi nuvolosi più importanti ed anche qualche precipitazione possibile lungo il versante tirrenico, la Liguria, il settore alpino (ma con neve a quote sempre piuttosto elevate per il periodo) pioviggini in Valpadana e poi un miglioramento entro la mattinata di Santo Stefano.

Proprio tra Santo Stefano e martedì 29 dicembre tornerà a trovarci l’anticiclone africano, che questa volta, stando sempre alla media degli scenari del modello americano, potrebbe non risultare così decisivo nell’assicurare stabilità: infatti una parziale frenata della corrente a getto sul fianco orientale dell’anticiclone garantirebbe l’affondo di correnti piuttosto fredde da nord e la possibile formazione di una depressione al sud, foriera di precipitazioni che andrebbero a coinvolgere anche il medio Adriatico con neve sino a quote piuttosto basse.

Non sarà molto però è comunque già uno schema un po’ più invernale: ovvio che nord e parte delle regioni centrali tirreniche rimarranno sottovento e in cielo sereno, ma questo indebolimento dell’anticiclone, ammesso ma ancora non concesso che sia vero, potrebbe essere il segnale di qualche altro movimento barico importante durante i primi giorni di gennaio.
 

Autore : Alessio Grosso