00:00 16 Novembre 2015

Il tempo atmosferico europeo ad un punto di svolta

Uno sguardo all'evoluzione atmosferica proposta dal centro di calcolo americano tra la terza decade novembrina e la prima settimana di dicembre. Ecco cosa potrebbe succedere.

Come abbiamo più volte ripetuto in questi ultimi giorni, il lungo periodo anticiclonico che ormai da diverso tempo scandisce le nostre giornate, lascerà spazio ad una vistosa circolazione di bassa pressione veicolante masse d’aria direttamente provenienti dalle latitudini artiche. Masse d’aria piuttosto fredde alle quote superiori ma mitigate negli strati prossimi al suolo dalla presenza del Mare del Nord ed in parte dall’oceano Atlantico settentrionale.

Il calo della temperatura sarà bene avvertito su tutto il nostro Paese, diventando particolarmente sensibile poichè preceduto da molte giornate di temperature assai tiepide. L’anomalia termica positiva ormai consolidata dai dati relativi a questo mese di novembre, ben difficilmente verrà appianata da questa ondata di freddo la cui fase più intensa durerà appena una manciata di giorni e sarà con tutta probabilità seguita da un nuovo aumento delle temperature.

Tuttavia, dopo un lungo periodo di stasi, l’avvento di questa circolazione riporterà l’instabilità sul Mediterraneo, portando via quel calore in eccesso che ormai da diverse settimane spadroneggia sui settori meridionali del continente. Instabilità che alla luce degli ultimi aggiornamenti si manifesterà soprattutto al centro ed al sud (incluse le due isole maggiori), laddove potrebbe esserci spazio anche per qualche fenomeno di forte intensità. Altrove saranno la Tramontana ed il Maestrale a portare un cambio della circolazione cui si assocerà una diminuzione sensibile delle temperature soprattutto alle quote superiori. 

Volgendo lo sguardo al periodo successivo e quindi focalizzando la nostra attenzione nel periodo compreso tra la fine di novembre e l’esordio di dicembre, l’evoluzione atmosferica generale potrebbe ancora proporre episodi sparsi di instabilità, anche se dovremo aspettarci un progressivo aumento delle temperature provocato dall’attenuazione del flusso d’aria fredda diretta al Mediterraneo. Incerto anche il comportamento del Vortice Polare, un suo eventuale ricompattamento nel periodo sopraccitato, porterebbe infatti ad un nuovo rinforzo delle vorticità zonali sull’Europa, ma è un’ipotesi figlia soprattutto di alcuni aggiornamenti del modello americano, mentre il centro di calcolo europeo sembra percorrere un tragitto diverso. 
 

Autore : William Demasi