00:00 21 Marzo 2011

Il sole non ci illuda, nuovo guasto possibile a partire dal week-end

Brusca sterzata della circolazione atmosferica a partire soprattutto da domenica, con postumi instabili se non perturbati fino alla fine del mese. Le nostre regioni centro-settentrionali nel mirino della nuova possibile fase di maltempo.

Tutto è ancora sulla carta, o per lo meno, sulle carte, ma è una linea di tendenza sicuramente possibile. Gli output che ci pervengono dalla modellistica sono ancora provvisori, tuttavia i risultati sembrano fin d’ora convergere verso una sbrigativa caduta dell’alta pressione entro il prossimo fine settimana.

Ma come, neanche il tempo di gustare tre-quattro giorni di sole e poi ancora acqua? Sembrerebbe proprio così e, per di più, ancora una volta appunto nel corso del fine settimana. Insomma una di quelle situazioni che molti "afecionados" dei weekend fuori porta spesso stramaledicono allorquando vedono splendere il sole dietro le finestre dei propri uffici nei giorni feriali regolarmente sereni.

Ma cosa potrebbe accadere in buona sostanza? L’anticiclone europeo, alimentato da un consistente strappo del getto polare in sede nord-atlantica, si rinforzerà da martedì 22 a venerdì 25, salvo poi cedere di schianto nel corso del weekend per via di una incalzante discesa di aria fredda dalle latitudini polari.

Il grande sacco depressionario prenderà forma attraverso la via russo-scandinava, ovvero laddove il rinforzo dell’indice AO avrà nel frattempo prodotto i suoi frutti migliori. La calata della depressione avrà probabilmente in due mandate successive: la prima, come detto, nella giornata di domenica 27, allorquando potranno verificars le prime precipitazioni al settentrione, la seconda tra lunedì 28 e martedì 29, con possibile sviluppo di un minimo secondario tra la Francia e il golfo Ligure e conivolgimento anche del centro. Tornerà la neve sulle Alpi..

A conti fatti tutto sembra proprio orientato a introdurre sulle nostre regioni centro-settentrionali una nuova fase di tempo perturbato. Il meridione invece, posto un po’ più alla periferia geografica del centro di bassa pressione, risentirà in maniera più blanda di piogge e vento e sperimenterà per contro un possibile aumento delle temperature in risposta all’affondo del maltempo nel cuore del Mediterraneo. Ma attenzione ai temporali a sorpresa, fenomeni insidiosi e tipici delle situazioni prefrontali di questo tipo, non certo prognosticabili fin d’ora ma, come l’esperienza ci insegna, sicuramente da segnalare al di là dei rigidi schemi della modellistica tradizionale.

Autore : Luca Angelini