00:00 13 Gennaio 2016

Il punto: “le carte strizzano l’occhio all’inverno ed anche alla neve per il centro-sud, Roma e Firenze comprese”

Quello che si vede stamane dalle carte...

La perturbazione di giovedì 14 non sarà accompagnata da una rotazione ciclonica delle correnti favorevole a portare precipitazioni di rilievo sulle pianure del nord, se non su ovest Emilia, Pavese, Alessandrino, Appennino di Ligure di Levante ed emiliano in genere. Nevicherà per effetto stau sulle vallate alpine occidentali ai confini con la Francia e sulla Valle d’Aosta, pioggia al piano su Romagna, est Emilia, pianura veneta e basso Friuli, perché qui comunque il foehn non ha seccato l’aria in modo rilevante.

Stamane si nota un allungamento dei tempi di ricompattamento del vortice polare, questo significa che l’alta pressione potrebbe non rientrare sull’Italia almeno sino a venerdì 22 gennaio e che il freddo potrebbe prolungare la sua presenza sul territorio.

Si nota però anche la grossa difficoltà nel proporre una ciclogenesi depressionaria sul Golfo ligure, indispensabile per produrre copiose nevicate sul settentrione.

La depressione che invece tra domenica 17 e lunedì 18 andrà a posizionarsi tra Jonio e Grecia farà affluire aria molto fredda da nord-est sui versanti adriatici e sul meridione e sicuramente sarà foriera di nevicate o di temporali di neve sulle coste del medio e basso Adriatico, di bufere di neve sull’Appennino meridionale, così come su Madonie, Nebrodi, Peloritani ed Etna in Sicilia.

Il freddo colpirà soprattutto le regioni adriatiche e meridionali sino a lunedì, mentre tra martedì e mercoledì potrebbe localizzarsi tra nord e centro.

Da notare la possibile interazione di una depressione in arrivo da ovest per martedì 20 con l’aria fredda ancora presente sul centro del Continente. Al momento l’ipotesi più accreditata, dopo una leggera spolverata all’estremo nord-ovest, vede la neve poter colpire severamente l’Italia centrale, Firenze, Arezzo, Siena, Perugia, Viterbo e forse persino Roma. Una situazione che per il centro insomma risulta molto delicata.

 

Autore : Alessio Grosso