00:00 13 Febbraio 2009

Il picco del FREDDO? Domenica mattina

Il nostro modello prevede intorno all'alba di domenica il momento di massima intensità di questa ondata di freddo.

Le correnti da nord non sono in grado di trasmettere il freddo nei bassi strati se non al termine dell’afflusso freddo, cioè quando il vento si placa e l’aria fredda, magari schiacciata al suolo da un certo aumento pressorio, e coadiuvata dal cielo sereno notturno, porta estese gelate.

Se le correnti sono invece “disturbate” da un parziale ingresso dell’alta pressione e continuano a soffiare, addirittura il freddo al suolo non arriva più, anzi proprio l’azione di subsidenza indotta dal rialzo pressorio e la diversa estrazione dell’aria che giunge non più da nord ma quasi dall’Atlantico, ci traghettano rapidamente su valori miti.

E’ quello che sembra destinato ad avvenire sull’Italia da martedì prossimo ma con effetti che si riscontreranno soprattutto in Valpadana, sulla quale si sommerà anche l’influenza dell’effetto favonico determinato dalla presenza del baluardo alpino.

In ogni caso il freddo sarà decisamente pungente in montagna con punte di -12°C sul settore alpino e -8°C lungo tutta la dorsale appenninica orientale.
Autore : Alessio Grosso