00:00 1 Febbraio 2012

Il peggioramento di venerdì: occhi puntati soprattutto al centro

Interessati anche il sud, parte dell'Emilia Romagna e la Sardegna. Sull'Isola sono previsti anche temporali. Si propone il nodo della neve nelle grandi città tra cui Roma, la cui prognosi sarà trattata con particolare attenzione.

 L’ondata di maltempo sta entrando nel vivo. La giornata di venerdì 3 febbraio vedrà coinvolte in prima battuta le nostre regioni centrali e la Sardegna, ma con coinvolgimento anche del sud e, nella seconda parte del giorno, anche della Romagna e della pedemontana emiliana. Il corollario di fenomeni sarà pressochè completo, quanto di meglio ci possa offrire l’inverno, con nevicate, venti forti, sbalzi termici e anche temporali. I fenomeni saranno distribuiti in maniera ben precisa e settoriale, in modo assai complesso. In questa sede vi forniremo una descrizione dettagliata ma con il vantaggio di una trattazione semplificata e comprensibile.

Tutto ruoterà attorno ad un profondo minimo di pressione che nel corso della giornata di venerdì si porterà dalla Sardegna al Tirreno centrale. Tale centro depressionario verrà alimentato dall’apporto di aria mite dal nord Africa e di aria fredda dall’est europeo. Nel mezzo una spirale nuvolosa centrata proprio sulla nostra Penisola, cui saranno associati i fenomeni più significativi.

Le nostre regioni centro-settentrionali si troveranno sotto la parte fredda del vortice, quelle meridionali sotto il settore caldo. La Sardegna, posta lungo la linea di saldatura dei rispettivi sistemi frontali, assisterà allo sviluppo di strutture temporalesche con rischio di temporali nevosi fino a sfiorare le pianure sui settori settentrionali dell’Isola, mentre su quelli meridionali la neve arriverà al mattino solo sopra gli 800-1000 metri, salvo poi calare fin verso i 500-600 nel pomeriggio-sera.

Lo stesso nodo termico si proporrà sul Lazio. I settori settentrionali della regione potranno infatti assistere a nevicate fino in pianura, mentre sul Frusinate il limite bianco potrà attestarsi mediamente fin verso i 600-800 metri. La città di Roma si troverà dunque ad attendere spasmodicamente una nevicata che, alla luce degli ultimissimi aggiornamenti, riteniamo probabile al 45%. Il grafico qui a fianco, proposto in via inedita, ci mostra il profilo termico (parte sopra) e precipitativo (parte sotto) previsto nei prossimi giorni. Si noti la probabilità di neve con temperature leggermente al di sopra dello zero per la giornata di venerdì. La miscelazione forzata con l’aria più mite che potrebbe inserirsi a mezza quota ci invita a rimanere cauti e a proporre la nevicata non oltre il 45% di probabilità.

Nessun problema invece per le città toscane (ad eccezione della Versilia che si troverà al margine del corpo nuvoloso), ma soprattutto umbre, marchigiane. Qualche fiocco anche a Firenze (dal pomeriggio), accumuli più consistenti a Perugia e ad Ancona. Nuove spruzzate di neve dalla sera anche sulla Romagna, con Rimini che si rifarà il trucco fin sulle spiagge e sulla pedemontana emiliana

Procedendo verso sud invece la situazione si complica a causa delle infiltrazioni di aria più mite. In Abruzzo fiocchi dapprima anche fino in pianura sul Teramano, ma in successivo rialzo intorno a 400 metri, fino a 600 metri sul basso Chietino. In Molise si arriverà a 900-1000 metri, così come sul Gargano, ma con limite in calo fin  verso i 600 metri dal pomeriggio.

Passiamo al resto del sud, con la neve che in Campania si attesterà intorno a 800 metri sul Casertano, per salire poi tra 1000 e 1200 metri sulle altre zone. Rovesci sparsi (più probabili nella seconda parte della giornata) alternati a pause asciutte sul resto della Puglia, in Basilicata, Calabria e Sicilia, con quote neve attestate intorno a 1200-1400 metri.

Autore : Luca Angelini