00:00 11 Luglio 2016

Il passaggio temporalesco tra martedì 12 e giovedì 14: quali risulteranno le zone più colpite?

Un raffronto tra modelli vede tempistiche diverse per il peggioramento.

Il modello americano ritiene che il passaggio temporalesco sul settentrione possa risultare più prolungato rispetto al modello europeo, che lo dipinge con un mordi e fuggi intenso ma limitato principalmente alle zone a nord del Po.

Le carte relative al modello americano che vi mostriamo qui a fianco del resto sono eloquenti: per lui i temporali non si limiteranno a colpire le zone a nord del Po nel pomeriggio-sera di martedì, ma si ripresenteranno anche in aperta pianura soprattutto nel pomeriggio di mercoledì.

Notevole anche l’ulteriore appendice temporalesca prevista tra la notte e la mattinata di giovedì su nord-est, centro-est Lombardia, est Liguria, Emilia-Romagna, Toscana interna, nord Umbria e nord Marche, prima che il nucleo temporalesco perda importanza e scivoli ulteriormente verso sud portando solo fenomeni isolati.

Il modello europeo invece, pur confermando il netto ricambio d’aria, vede il passaggio maggiormente centrato per la notte su mercoledì, con i fenomeni che poi andrebbero a confinarsi quasi esclusivamente sul nord-est sino a giovedì, mentre il resto del nord finirebbe sottovento, con il Maestrale che comunque rinfrescherebbe la Penisola, allontanando almeno sino a sabato la massa d’aria calda ed opprimente che ci sta interessando.

Chi avrà ragione? La verità spesso si riscontra a metà strada tra le due soluzioni proposte, ma aldilà della tempistica, c’è da notare come i fenomeni, stante il notevole contrasto tra l’aria calda e stagnante presente in questi giorni su molte zone del Paese, potrebbero davvero risultare di forte intensità.

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Autore : Alessio Grosso