00:00 4 Agosto 2008

Il nord Europa già in via di raffreddamento

Anche se non sembra, il lento declino dell’Estate è già iniziato, in particolare nel grande nord, dove già si segnalano le prime scorrerie del freddo e le notti si fanno sempre più lunghe e più fredde.

Stentiamo a crederci, noi che boccheggiamo nell’afa delle città di pianura, noi che ci crogioliamo sui lettini delle nostre spiagge, noi che dormiamo solo nelle prime ore del mattino, noi che ci passiamo le mani sul capo, ora per schivare i rivoli di sudore, ora per proteggerci dal sole martellante; eppure il freddo sta già muovendo i primi passi e sposta le sue pedine in vista del prossimo inverno.

Ci fa un certo effetto parlare dell’inverno, quando siamo nel cuore dell’estate mediterranea, all’apice della fase più calda della stagione; ma nonostante ciò è ineluttabilmente vero che, alla prima rinfrescata seria, niente sarà più come prima.

Perché le giornate si accorciano; è più vicino l’equinozio di autunno che il solstizio d’estate e il giorno ha perso quasi due ore rispetto all’inizio dell’estate. Perché il sole è sempre meno alto sull’orizzonte e i suoi raggi riscaldano sempre meno. Perché le perturbazioni oseranno sempre di più nel loro progredire verso sud.

Ma nel nord Europa la natura gioca d’anticipo su tutti questi aspetti e, se in alcune zone ha anche fatto relativamente caldo, come sulle coste meridionali del mar Baltico, in molte aree della Scandinavia è già tempo di tirare fuori capi di abbigliamento più pesanti.

È di pochi giorni fa (30 luglio) il nuovo record assoluto di caldo a Reykjavjk in Islanda, quasi 27°C! Ma anche da quelle parti ormai le temperature stentano a salire oltre i 12-13°C e l’isoterma di 0°C a 1500m ha già abbracciato gran parte dell’isola.

Isoterme negative, sempre a 1500m, stanno lambendo anche la Lapponia e il nord della Scandinavia e molte località stanno già sperimentando le prime deboli e timide gelate di fine estate. Nei prossimi giorni l’aria fredda guadagnerà terreno verso sud, con l’isoterma a -5°C pronta a valicare Capo Nord.

Lo stesso Polo nord, dopo aver patito temperature piuttosto elevate, tra fine giugno e inizio luglio, comincia il suo lento ed inesorabile raffreddamento, dapprima in quota, poi in estensione alla superficie, complice il progressivo approfondimento del vortice polare. La banchisa è ancora lì a ricoprire le immense profondità dell’Oceano Artico e tra meno di un mese ricomincerà ad estendere i suoi gelidi tentacoli verso sud.

Un antico detto, comune a molte culture europee e non, afferma che Agosto è a capo dell’inverno; segna il suo inizio e nello stesso tempo ne prende parte.
Autore : Giuseppe Tito