00:00 8 Aprile 2013

Il modello inglese dissente: il bel tempo potrebbe tardare un po’

Sino alla serata di ieri, il modello americano ed il modello inglese erano incredibilmente allineati su una visione comune che prevedeva un'invasione di aria calda sull'Italia entro il prossimo week-end (sabato 13 - domenica 14). Oggi il modello inglese di Reading stravolge la previsione proponendo sull'Italia l'arrivo di aria fresca da nord est ma al momento l'ago della bilancia propende ancora verso l'ipotesi americana.

Ancora incertezza per quanto riguarda il destino della circolazione atmosferica prevista sul nostro Paese attorno metà mese. Nella giornata di ieri ritrovavamo infatti un sostanziale allineamento tra la previsione del modello americano GFS e quella del modello inglese ECMWF. Ambo i modelli prevedevano l’arrivo sul Mediterraneo centrale di una fase piuttosto mite, causata dall’affondo di una vasta e profonda depressione sulla penisola Iberica sin verso il Marocco, ipotesi alla quale Meteolive crede ancora. Oggi il modello inglese stravolge questa linea di tendenza proponendo una evoluzione completamente differente.

Quali conseguenze sul nostro Paese e sull’Europa se vincesse l’ipotesi del modello americano?

L’affondo di una intensa depressione sul Mediterraneo occidentale e sulla penisola Iberica, scatena sul Mediterraneo e sull’Europa effetti diversi a seconda del periodo stagionale. Il graduale riassorbimento del vasto anticiclone polare che sinora a tenuto sotto scacco l’intero panorama meteorologico europeo, permetterà una ripresa degli scambi meridiani, favorendo di riflesso l’espansione delle prime masse d’aria calda africana verso nord.

La presenza di una attiva depressione sull’Europa occidentale, l’avanzato periodo stagionale e l’intenso pescaggio di aria africana, andrebbe favorendo una avvezione calda piuttosto decisa per il periodo. Tale avvezione sarebbe favorita dall’innalzamento del flusso zonale atlantico con la conseguente fisiologica risalita verso nord del getto subtropicale.

Il potere invasivo di questa massa d’aria risulterebbe smorzato dalla temperatura della superficie marina, su valori sottomedia. L’effetto principale sarebbe una lunga sequenza di giornate nebbiose e piuttosto uggiose al nord, dove il richiamo caldo si accompagnerebbe alla condensazione di molte nubi basse, con temperature che nei bassi strati stenterebbero a decollare in modo deciso. Al centro e soprattutto al sud, verrebbero raggiunte isoterme di tutto rispetto con un tipo di tempo più caldo e secco.

Quali conseguenze sul nostro Paese e sull’Europa se vincesse l’ipotesi del modello inglese?

Inizialmente le previsioni dei due centri di calcolo europeo e americano erano abbastanza simili, per poi divergere bruscamente su scenari quasi opposti a partire da lunedì 15 aprile. Il modello inglese prevede l’isolamento dell’alta pressione sull’Europa occidentale, l’Italia verrebbe così interessata da una circolazione più fresca e secca orientale che favorirebbe fenomeni di instabilità su diversi settori del Paese. In questo contesto sarebbe da aspettarsi qualche fenomeno di instabilità pomeridiano diffuso un pò ovunque da nord a sud. Un tipo di tempo che soprattuto sulle regioni del nord risulterebbe certamente più secco. 

Questa ipotesi rimane meno probabile, tuttavia non è da escludere a priori.

Come evolverà la primavera? https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/Come-evolvera-la-primavera-/41093/ di Alessio Grosso.

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Autore : William Demasi