00:00 11 Marzo 2016

Il modello europeo scommette ancora su un “BLOCCO GELIDO” per mercoledì 16

Il modello europeo si ostina a prevedere il transito retrogrado di un vortice freddo tra mercoledì e giovedì con obiettivo il settentrione d'Italia.

Anche stamane i due modelli più prestigiosi insistono a dividersi sul tempo della prossima settimana.

Da un lato c’è l’americano, che rinnova certamente il disegno barico che sino a mercoledì o giovedì prevede sull’Italia un flusso di correnti orientali associate ad una moderata instabilità e ad un po’ di freddo, prima del ritorno dell’alta pressione, dall’altro c’è il modello europeo che segnala costantemente la possibilità che tra mercoledì 16 e giovedì 17 un nucleo di aria fredda in quota, anche abbastanza intenso, raggiunga con moto retrogrado nord e parte del centro, portando rovesci di neve anche in pianura e un calo netto delle temperature sino a tutto giovedì 17.

E’ un muro contro muro che vede ad esempio il modello inglese UKMO schierarsi con l’europeo e quello della marina militare americana vedere un vortice simile per lo stesso giorno muoversi in direzione del centro-sud.

Il modello americano gfs invece non ne vuole sapere. A questo punto siamo andati a scavare nell’emissione del modello europeo per capire se davvero c’è qualche possibilità che questa opzione si realizzi.

La media degli scenari vede questa irruzione fredda, pur ridimensionala, e segnala un modesto minimo pressorio al suolo al largo della Sardegna con l’isoterma dei -4°C che avvolgerebbe in quota il nord portando qualche nevicata da stau orografico a ridosso dei rilievi centro-occidentali e forse su Torino, oltre a venti freddi da est in Valpadana.

IN SINTESI
L’appoggio all’emissione ufficiale e all’ipotesi FREDDA dunque in sostanza c’è con crescita dell’attendibilità al 35-40%, ma al momento il team di MeteoLive ritiene ancora più affidabile la linea del modello americano che non vede altro che la prevalenza delle correnti orientali sino a mercoledì 16 senza troppo freddo 55-60%.

E’ bene sempre precisare che non si tratterebbe comunque di un grande evento ma di un "mordi e fuggi" invernale prima di un probabile ripristino almeno temporaneo dell’alta pressione, anche se stamane la massa fredda in discesa sulla Russia per l’ultima decade del mese sta scombinando tutti i piani per l’ultima decade del mese, ma questo è un altro discorso, che analizziamo qui:
https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/l-ingerenza-del-freddo-artico-e-siberiano-sul-tempo-della-terza-decade-di-marzo-/52961/ 

Autore : Alessio Grosso