00:00 14 Dicembre 2017

Il meteo nodo natalizio: ecco una possibile evoluzione tra il 23 e il 30 dicembre!

L'idea è quella di una frenata improvvisa del getto con conseguenze instabili per Natale, seguita da un'altra modesta accelerazione e da un abbassamento del flusso zonale atlantico con conseguenti momenti piovosi, specie al nord, ma in un contesto relativamente mite.

La spinta delle correnti occidentali potrebbe subire un improvviso blocco proprio durante il fine settimana di Natale: ecco allora intervenire subito un blocco freddo dal nord Europa con conseguenze instabili sul bacino centrale del Mediterraneo e precipitazioni anche nevose a quote basse, segnatamente in Appennino.

Questa situazione risulterebbe del tutto temporanea, perché subito dopo Natale la corrente da ovest riprendere ad accelerare, sia pure con una variante: il flusso perturbato atlantico si spingerebbe molto più a sud, soffocando le velleità dell’alta pressione e consegnando a mezza Italia un fine anno sotto le precipitazioni (nord e centrali tirreniche) ma in un contesto piuttosto mite.

Nevicherebbe comunque sulle Alpi a partire dalle quote medie. Niente di eccezionale intendiamoci, ma stiamo parlando di un periodo limitato. La corrente perturbata atlantica dai primi di gennaio potrebbe ondularsi maggiormente favorendo scambi di calore e dunque sbalzi termici sull’Italia con anche neve a quote più basse.

La soluzione dell’anticiclone che fugge in Scandinavia e ci spinge addosso aria gelida da est per ora invece ha meno chances di realizzarsi.

Il meteo nodo resta quello di sabato 23 dicembre: è quello il giorno chiave per capire tutto delle feste di Natale e forse anche quelle di fine anno, coscienti che invece subito dopo potrebbero esserci ben altri cambiamenti.

E’ comunque un dicembre che ci sta riconciliando con il tempo, dopo alcuni anni di "magra" anche per i meteorologi, costretti a ripetere il solito mantra: "anticiclone, inversione termica, nebbia e freddo umido in pianura con accumulo di sostanze inquinanti al suolo, mitezza in alta quota e sulle coste".

 

Autore : Alessio Grosso