00:00 4 Agosto 2005

Il Mediterraneo è caldo come nel 2003

Sconfortante rapporto dell'Enea. Tutto però potrebbe presto tornare nella norma.

Febbre alta nel Mare Nostrum. Per le acque nazionali e’ di nuovo un’estate rovente con picchi di 33 gradi rilevati nell’Adriatico centro meridionale.

Situazione calda anche sullo Ionio; intorno ai 30 gradi invece sul Tirreno meridionale a ridosso della Sicilia e sull’Adriatico del nord.

Questi i dati ricavati dal climatologo dell’Enea Vincenzo Ferrara, in base alle immagini satellitari aggiornate al 2 agosto, che indicano una infuocata strisciata rossa intorno alle coste dello stivale che vanno dal confine tra le Marche e l’Abruzzo fino alla Puglia e nel tratto ionico.

Rosso fuoco piu’ attenuato invece intorno alla Sicilia e su tutta la fascia dell’ Adriatico settentrionale. Focolaio acceso invece in un tratto di mare nel nord della Calabria.

”La situazione – commenta Ferrara – va tenuta sotto controllo non solo sul fronte dei cambiamenti climatici ma anche per lo stato dell’habitat. Il persistere di queste condizioni puo’ portare a conseguenze sull’ ambiente marino”.

”Ora siamo gia’ a 3-4 gradi sopra la media e le punte di 33
gradi sono le stesse della famosa estate del 2003 anche se –
spiega l’esperto – rispetto ad allora il processo di riscaldamento e’ piu’ ritardato.

Un autunno più mite e potenzialmente più piovoso?
Sulla mitezza non sarebbe una novità -precisa Grosso di MeteoLive- sulle piogge invece è tutto da vedere, non basta il mare caldo, servono le perturbazioni e queste mancano.

”Il fattore da considerare – continua invece Ferrara – e’ che la
fascia colpita da questo surriscaldamento e’ molto ampia, fino a
40-50 chilometri dalla riva. Da tenere presente, inoltre, che si
tratta di temperature superficiali rilevate nel primo strato d’
acqua e che dipendono dal calore del sole”.

Nel Mediterraneo comunque, non e’ solo l’Italia a soffrire. ”Intorno ai 32-33 gradi – riferisce Ferrara – anche tutte le coste della Grecia che si affacciano sull’Egeo, le acque della
Turchia meridionale, tutto il mare di Cipro e tutta la sponda del Mediterraneo meridionale, con una vasta zona sulla costa libica. Caldo anche in Mar Nero dove la temperatura superficiale
del mare e’ sui 30 gradi”.

”La conseguenza di queste temperature – spiega l’esperto dell’Enea – e’ che l’acqua calda in superficie fa da coperchio e
impedisce il rimescolamento verticale bloccando l’ossigenazione
delle acque con rischi per la flora e la fauna sottomarina”.

Nel quadro generale, il Mediterraneo presenta anche zone meno calde. L’area piu’ fredda, sottolinea ancora l’esperto dell’ Enea, il mare tra la Francia e la Spagna con code verso la Corsica dove la temperatura e’ sui 20-22 gradi. Fresco anche nello stretto di Gibilterra.
Autore : Redazione