00:00 27 Dicembre 2012

Il GUASTO di Capodanno: IPOTESI A CONFRONTO

Prende sempre più corpo l'ipotesi di un peggioramento per i primi giorni del nuovo anno. Ecco le ipotesi dei tre principali modelli...

Inizio anno in compagnia di una nuova perturbazione? L’evento, oggi, sembra abbastanza probabile.

Per stabilire l’esatta dinamica del peggioramento servirà ancora tempo, tuttavia il passaggio perturbato viene già individuato dalla maggior parte delle elaborazioni modellistiche…il che non è poco!

Per fare maggiore chiarezza sul presumibile peggioramento, mettiamo a confronto i tre principali modelli presenti in rete, ovvero quello americano, quello europeo e quello canadese.  La giornata "bersaglio" è quella di mercoledì 2 gennaio.

Il modello americano, oggi, è il più perturbato dei tre. Ecco una bella depressione al centro del Mediterraneo, non disturbata dall’alta pressione ad ovest, che risulta poco invadente.

Il concorso di aria calda dal nord Africa ( frecce rosse) e aria più fredda proveniente dall’est europeo ( frecce blu) sarà la miccia per l’innesco di precipitazioni abbastanza intense, che al nord saranno nevose anche a bassa quota, stante le temperature in calo.

La struttura depressionaria, successivamente, si porterà verso il nord Africa, ma non prima di aver dispensato una buona dose di precipitazioni sullo Stivale.

Il modello europeo propone una soluzione abbastanza simile a quella del modello americano, ma la depressione in questione sarabbe leggermente "affossata" verso sud.

Con questa situazione, verrebbe meno il conflitto di masse d’aria tra il nord Africa e l’Europa orientale. Le precipitazioni sarebbero sempre presenti, ma in misura minore e soprattutto le nevicate al nord cadrebbero a quote più elevate.

Il nocciolo depressionario, in un secondo tempo, finirebbe sul nord Africa con maggiore velocità, riducendo gli apporti precipitativi sullo Stivale.

Il peggioramento visto dal modello canadese, infine, sarebbe in parte disturbato dall’eccessiva invadenza dell’alta pressione presente in sede Iberica.

Ne scaturirebbe un passaggio più veloce, anche se le precipitazioni sarebbero quasi ovunque garantite, specie al centro e al sud.

Notate il conflitto di massa d’aria che, secondo questa elaborazione, si sposterebbe sul centro Italia.

Qual’è l’opzione piu attendibile? Beh, stante la distanza previsionale abbastanza elevata non è assolutamente facile dirlo. Tuttavia, il modello americano ha spesso avuto intuizioni migliori in passato. Non è quindi escluso che la linea vincente sia proprio quella imposta dal primo modello preso in considerazione. Ne riparleremo.

Autore : Paolo Bonino