00:00 7 Dicembre 2017

Il grande MALTEMPO di lunedì 11 dicembre; le ultime novità

Sensibile ribasso del Fronte Polare atteso all'inizio della prossima settimana; ecco le conseguenze sul nostro Paese in base agli ultimi aggiornamenti dei modelli.

Lunedì 11 dicembre, la corrente a getto decisamente intensa e vigorosa, cavalcherà le impronte lasciate dalla breve irruzione d’aria artica prevista nel weekend ormai imminente, trascinando sul Mediterraneo una intensa perturbazione. Stiamo descrivendovi di un vero e proprio ribasso del Fronte Polare che arriverebbe ad interessare la fascia delle basse latitudini europee ed il Mediterraneo con una manciata di giornate dalla grande variabilità, arricchita da alcuni momenti di tempo perturbato. In queste condizioni, la mole imponente di aria fredda che sopraggiunge alle quote superiori, viene messa a confronto con le temperature assai miti presenti sull’Europa occidentale ed anche sul Mediterraneo, vengono così a crearsi intense circolazioni depressionarie con valori barici molto bassi.

Tra domenica 10 e lunedì 11 dicembre ecco quindi farsi strada una burrascosa sovrapposizione tra la circolazione artica attesa nel weekend, e la circolazione assai più turbolenta capitanata da una perturbazione nord-atlantica che approderà senza grosse difficoltà sul Mediterraneo centro-occidentale. 

Questa nuova perturbazione riuscirà a prelevare una imponente quantità d’aria mite dai settori occidentali del Mediterraneo; dovremo mettere in preventivo un aumento corposo delle temperature lungo i versanti tirrenici, laddove per lunedì viene messa in evidenza una vera e propria tempesta di Libeccio accompagnata da condizioni meteo-marine sfavorevoli. Vengono infatti stimati picchi di intensità d’onda sino a forza 7/8 secondo la scala Douglas. Le condizioni atmosferiche anch’esse avverse, vi sarebbero picchi stimati del vento sino a 40 nodi e le precipitazioni frequenti sotto forma di rovescio. Particolarmente colpite risulterebbero Campania, Lazio, Toscana, Liguria di Levante.

Che fine ha fatto la NEVE per le regioni settentrionali?

Su queste premesse i fiocchi sino al suolo potranno comparire soltanto in un primissimo momento, limitandosi ad interessare le località di alta pianura e la pedemontana. L’aumento delle temperature potrebbe invece risultare più consistente nelle località poste a sud del fiume Po, col rischio concreto che possa realizzarsi qualche episodio del cosiddetto "gelicidio", cioè della pioggia che congela al suolo con temperature sotto lo zero. 

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Autore : William Demasi