00:00 15 Gennaio 2013

Il grande gelo travaserà in troposfera e raggiungerà l’Europa?

L'intenso Stratwarming avvenuto i giorni scorsi al di sopra della regione polare riuscirà a condizionare solo in modesta misura la circolazione sul continente europeo. Negli ultimi giorni si sta verificando un certo rallentamento delle vorticità zonali sull'oceano Atlantico. Una modesta fase di freddo è prevista su diversi settori del continente compreso il centro-nord Italia.

Lo scorso autunno abbiamo assistito ad una fase di estrema debolezza del Vortice Polare in troposfera. Questa situazione portò ad un periodo abbastanza lungo di tempo perturbato con un’ondata di freddo prematura (28 ottobre) accompagnata da episodi nevosi che sul settentrione giunsero sino a bassa quota.

Seguirono altri sistemi perturbati le settimane successive accompagnandoci sino alla prima metà di dicembre. In quell’occasione la fascia troposferica aveva stabilito una sorta di "barriera" che impediva la comunicazione diretta tra quanto avveniva in quel momento sulla stratosfera.

Quello che ci preme sottolineare in merito a questo episodio del recente passato era la presenza di un Vortice Polare molto forte e compatto in sede stratosferica. Sulla troposfera il Vortice Polare si presentava invece debole e frammentato determinando un tipo di tempo spesso instabile su buona parte d’Europa e Mediterraneo.

Questo particolare comportamento delle due fasce atmosferiche ci insegna che in realtà non andrebbe data per scontata una sicura interazione tra quanto avviene in sede stratosferica e quello che poi sarà l’effettivo comportamento della troposfera qualche giorno più avanti. Intenso riscaldamento della stratosfera non va quindi in accordo con l’arrivo sicuro e matematico del gran freddo in Europa o sul Mediterraneo. Si tratta di un ragionamento piuttosto semplicistico che non sempre trova effettivi riscontri nella realtà dei fatti.

Parlando dell’intenso Stratwarming accorso durante la prima decade di gennaio 2013, possiamo citare nuovamente una parziale comunicazione tra stratosfera e troposfera. Gli effetti di un rallentamento del vortice in troposfera sono visibili nella temporanea perdita d’importanza del ramo canadese del vortice il quale nell’ultima settimana è diventato recessivo. Sull’Europa ha preso vita una circolazione di aria progressivamente più fredda che nei prossimi giorni darà il meglio di se anche sul Mediterraneo, avviando una modesta fase fredda che sarà protagonista dell’Europa centrale e della penisola Scandinava.

L’elemento fondamentale che è venuto a mancare per la creazione in Europa di un grande evento di gelo è stata la famigerata elevazione della wave due in Atlantico. In buona sostanza a livello polare l’innesco dell’antizonalità ha dato il meglio di se, tuttavia senza un redditizio connubio tra anticiclone delle Azzorre sbilanciato verso nord e anticiclone polare, il "nocciolo duro" del gran gelo resterà ben ancorato alle sue zone di origine.

Approfondimenti su: https://www.meteolive.it/news/Sotto-la-lente/9/Freddo-entri-non-entri-E-dove-E-quando-/40118/ di Luca Angelini.

Autore : William Demasi