00:00 1 Giugno 2012

Il grande freddo ha fatto strage di alberi in Valpadana

Con la fioritura ci si è resi conto dei danni prodotti dal grande freddo di febbraio.

Il freddo ha colpito duramente nel febbraio 2012, molto più duramente di quanto avessimo creduto. Le conseguenze sul campo si vedono solo ora, a risveglio primaverile ormai completato.

Molti alberi sono in agonia in Valpadana, altri sono morti letteralmente sul colpo, il gelo è stato fatale, e anche se sono ancora lì, con tutta la loro dignità, per loro è ancora e sarà ormai per sempre inverno pieno, sono nudi e tali resteranno, senza nemmeno una fogliolina.

All’inizio dell’inverno nessuno se n’è accorto a farci comprendere meglio la situazione è stata l’esplosione primaverile.

E’ triste osservare questo spettacolo nei parchi cittadini ma anche in aperta campagna: faggi, ontani, platani, ortensie, pioppi giovani, basta guardare con attenzione per scoprire quanto la natura sia vulnerabile a questi sbalzi termici. Ci sono piante adatte a sopportare grandi freddi come la betulla ed altre che soffrono terribilmente.

Stupisce in questo senso la resistenza di molti oleandri, degli ulivi, ma colpisce la tragica fine di molti giganteschi alberi che ritenevamo capaci di resistere.

Il censimento degli alberi morti si impone per evitare schianti improvvisi di tronchi ormai marciti, magari sotto il peso della prima nevicata precoce novembrina.

Autore : Alessio Grosso